È di tre morti e quattro feriti, di cui alcuni in gravi condizioni, il bilancio di una sparatoria avvenuta a Roma, nella zona della brigata Fidene, all’esterno di un bar durante una riunione di condominio. Il locale era stato affittato dal Consorzio Valle Verde per l’assemblea dei condomini. A perdere la vita tre donne, mentre un’altra è in prognosi riservata. Fermato il presunto responsabile, Claudio Campiti, 57 anni, uno dei partecipanti alla riunione. Secondo quanto ricostruito, alla base della sparatoria ci sarebbero state antiche ruggini condominiali per la gestione di un Consorzio. “È entrato nella sala, ha chiuso la porta e ha urlato ‘Vi ammazzo tutti!’ e ha cominciato a sparare”, ha riferito una testimone. Campiti “era un consorziato conosciuto da tutti” e in passato avrebbe fatto minacce verbali. L’arma, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe a un certo punto inceppata e Campiti sarebbe stato bloccato da alcuni consorziati.
“Benvenuti all’inferno. […] Denunciare è tempo perso, so’ tutti ladri”, aveva scritto l’uomo sul suo blog il 2 novembre di un anno fa. L’arma sarebbe stata sottratta da un poligono di tiro, dato che a Campiti era stato negato il porto d’arma.
I feriti, secondo l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, sono stati trasportati in quattro ospedali diversi della capitale. “Gravissimo l’episodio di violenza che sconvolge la nostra città. Tre vite spezzate e feriti gravi per una sparatoria durante una riunione di condominio. Sono in contatto con il Prefetto e domani parteciperò al Comitato per l’ordine e la sicurezza. La mia vicinanza alle famiglie”, ha scritto su Twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Vincenzo Murgolo