
Sono circa 400 le persone scese in piazza a Bari e centinaia anche a Potenza per lo ‘Sciopero del Clima’ organizzato in più di 35 città italiane dal movimento Fridays for future. In corteo sfilano cittadini, studenti, rappresentanti di associazioni.
“L’emergenza climatica – dice Marco Modugno, portavoce nazionale di Fridays for future Italia e referente barese del movimento – è sempre meno potenziale e sempre più reale. Siamo scesi nuovamente in piazza perché i giovani sentono ogni giorno di più la crisi climatica. L’ecoansia è un problema riconosciuto che grava sempre più sulle giovani generazioni, che non hanno potere, non sono ascoltate e non sono rappresentate dalle istituzioni”.
“Oggi –aggiunge- uniamo questioni nazionali ad altre locali: la Regione Puglia sta facendo gravi errori dal punto di vista delle politiche ambientali, a partire dalla discussa legge regionale sulle dune costiere. Ma abbiamo fatto richieste alle istituzioni anche per quanto riguarda l’ex Ilva, il problema della Xylella, il trasporto pubblico e le nuove infrastrutture energetiche della Regione come il gasdotto Poseidon di Otranto, dall’alto impatto ambientale”.
Tanti gli studenti anche a Potenza, arrivati fino alla sede della Regione Basilicata con lo slogan “effetto serra, effetto guerra”. “Vogliamo avanzare le nostre proposte all’amministrazione regionale – hanno detto gli organizzatori – in una Regione che continua a investire sui combustibili fossili, che rappresentano la causa dei fenomeni climatici estremi. Da anni manifestiamo a Potenza – hanno concluso – per far comprendere quali idee portano avanti i movimenti studenteschi per il loro futuro”.