Castelsaraceno, nel Potentino, conquista la settima Bandiera arancione di Touring Club in Basilicata, un riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito ai comuni dell’entroterra che si distinguono per eccellenza e accoglienza di qualità. L’attrattiva principale del comune è il ponte tibetano, il più lungo del mondo, quasi seicento metri, che collega il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino lucano.
Gli altri borghi che negli anni sono stati premiati da Touring Club sono Aliano e Valsinni, nel Materano, e Castelmezzano, Guardia Perticara, San Severino Lucano e Sasso di Castalda, tutte nel Potentino.
Nella nota diffusa dal Touring club, è specificato che “Castelsaraceno è stata premiata con la Bandiera arancione per
il pregevole contesto naturalistico e l’ottima valorizzazione delle risorse legate alla natura, con attività all’aria aperta
per tutti i gusti, ben comunicate e ben strutturate. Il servizio di informazioni turistiche è efficiente, con un punto
informativo dedicato nel centro storico con orari estesi, buona disponibilità di materiali e informazioni per poter conoscere e vivere al meglio il territorio”.
“Piccolo centro montano a 960 metri di altitudine”, Castelsaraceno “è il paese dei due Parchi perché, incastonato tra il Parco nazionale del Pollino e quello dell’Appennino lucano, collocato tra i monti Alpi e Raparo, in un contesto inalterato di boschi, pascoli, ruscelli e torrenti. L’attrattiva principale è il ponte tibetano, il più lungo del mondo, che collega il Parco Nazionale del Pollino a quello dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese: 586 metri di lunghezza, 1160 passi da percorrere nel vuoto. La natura con la sua bellezza e varietà è poi al centro di tante altre attività: trekking e arrampicate sulle magnifiche vette lucane, pedalate in mountain bike o in e-mbt sui migliori itinerari ciclabili, nordic walking e passeggiate nei boschi, canyoning e rafting lungo i fiumi del Pollino. Il centro storico è un tesoro di piccole case accoccolate tra le rocce, stradine ripide e tortuose, vicoli antichi ed edifici medievali: da vedere la chiesa madre Santo Spirito e il Museo della pastorizia, tempio dell’identità locale presentata in maniera innovativa per una vera e propria esperienza emozionale. Tra i prodotti tipici ci sono la ‘Nnuglia, una salsiccia povera della tradizione locale e il Tortano, un lievitato a forma di corona circolare”.
Stefania Losito
(Foto in copertina dalla pagina Facebook Visit Castelsaraceno, via Touring Club)