È morto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Soltanto ieri era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. “Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli – ha annunciato il suo portavoce Roberto Cuillo – si è spento alle ore 1.15 dell’11 Gennaio presso il CRO di Aviano (PN) dove era ricoverato. Nelle prossime ore verrà comunicata data e luogo delle esequie”.
Da volto familiare del TG1 a presidente del Parlamento europeo, quella di David Maria Sassoli è stata una vita divisa fra il giornalismo e la politica, a cavallo fra Firenze, Roma e Bruxelles. Nato nel capoluogo toscano il 30 maggio 1956, ha cominciato fin da giovane a lavorare per piccoli giornali e in agenzie di stampa prima di passare a ‘Il Giorno’ e poi in Rai. È diventato un volto noto alle famiglie italiane soprattutto per la sua conduzione del Tg1 di cui è stato anche vicedirettore durante l’era di Gianni Riotta. Una carriera che si chiuse nel 2009, quando Sassoli decise di dedicarsi alla politica. Candidato come capolista del neonato Partito democratico, il presidente del Pe venne eletto la prima volta con oltre 400mila preferenze e, forte di questo successo, diventa subito il capo della delegazione del Pd al Parlamento europeo.
Dopo un decennio passato fra i banchi di Bruxelles e Strasburgo, Sassoli – giunto alla sua terza legislatura – era uno degli eurodeputati più esperti. Nel 2014-2019 ricoprì la carica di vicepresidente per l’intero mandato, occupandosi soprattutto di trasporti, politica euro-mediterranea e bilancio.
Il 3 luglio del 2019 David Sassoli, all’inizio del suo terzo mandato, venne eletto Presidente dell’assemblea. Nel suo discorso di apertura iniziale, Sassoli rabadì l’importanza di agire per contrastare il cambiamento climatico, la necessità di una politica più vicina a ai cittadini e ai loro bisogni, soprattutto ai giovani, e l’urgenza di rafforzare la democrazia parlamentare e di promuovere i valori europei.
Durante la situazione eccezionale e senza precedenti causata dalla pandemia di Covid-19, Sassoli si è impegnato affinchè il Parlamento europeo rimanesse aperto e continuasse ad essere operativo, introducendo – già nel marzo 2020 – dibattiti e votazioni a distanza, primo parlamento al mondo a farlo.
Sassoli è stato il secondo presidente italiano del Parlamento europeo dopo Antonio Tajani da quando l’assemblea di Strasburgo viene eletta a suffragio universale. Il suo incarico sarebbe scaduto a giorni: la prossima settimana la riunione plenaria dell’Europarlamento che si riunirà a Strasburgo per eleggere il suo successore.
Michela Lopez