Hashmat Ghani, fratello dell’ex presidente dell’Afghanistan, Ashraf, ha dichiarato di aver accettato la presa del potere da parte dei talebani, chiedendo però la formazione di un governo inclusivo. Il riconoscimento del nuovo ordine a Kabul, ha spiegato, è “una necessità per il popolo afgano in un momento in cui le forze straniere sono a pochi giorni dal loro ritiro definitivo”.
Negli ultimi giorni Hashmat Ghani ha incontrato i leader talebani affermando di aver accettato di riconoscere la transizione politica per dare un segnale a influenti personaggi politici e culturali, ma anche a uomini di affari. “Non possiamo lasciare che questo Paese torni alla morte e alla distruzione”, avrebbe detto in alcuni messaggi vocali su WhatsApp. Sulla fuga di suo fratello si è detto contento che l’ex presidente se ne sia andato conservando la vita.
Intanto, secondo fonti della Nato, almeno venti persone sono morte nell’ultima settimana all’interno e nei dintorni dell’aeroporto di Kabul durante le evacuazioni dopo la presa del potere da parte dei talebani. Il timore maggiore degli americani è legato a possibili attentati terroristici dell’Isis approfittando della crisi che si sta sviluppando all’esterno dello scalo afgano. Secondo l’Onu, invece, l’Afghanistan rischia di affrontare una catastrofe assoluta con fame diffusa, persone senza casa e collasso economico se non arriveranno aiuti da parte della comunità internazionale.
Intanto il premier britannico, Boris Johnson, ha annunciato per martedì una riunione online del G7. In quella circostanza il presidente statunitense, Joe Biden discuterà con gli altri leader il coordinamento per affrontare la situazione in Afghanistan e i piani per fornire assistenza umanitaria e sostegno ai rifugiati.
Vincenzo Murgolo