Avrebbe preteso che il suo avvocato pagasse 8mila euro al posto suo, reo, secondo lui, di una difesa inadeguata in una causa. Un commerciante di San Giorgio Jonico, nel tarantino, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di tentata estorsione. Avrebbe minacciato il professionista di scaraventarlo giù dalla finestra dello studio per intimidirlo.
All’uomo è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Taranto. In particolare, l’indagato si sarebbe recato nello studio del suo legale, che lo aveva assistito in un procedimento conclusosi con un’ingiunzione di pagamento di una cartella esattoriale, pretendendo che a pagare gli 8mila euro fosse proprio l’avvocato, ‘reo’, secondo lui, di non averlo difeso il modo adeguato. Nell’occasione, l’indagato avrebbe minacciato il professionista, secondo quanto emerge dagli atti, di “fargli del male e di scaraventarlo giù dalla finestra dello studio”, rafforzando le sue pretese colpendo con un pugno la scrivania del legale. Le frasi pronunciate sono state ritenute dal gip, nell’ordinanza di custodia cautelare, “dal tenore gravemente minatorie”. Il “plateale gesto violento” (battere il pugno sulla scrivania) avrebbe, poi, avuto lo “scopo di meglio intimorire il suo interlocutore”.
Stefania Losito