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Aggressioni ai docenti, il ministro Valditara: “Adesso basta, estendiamo l’arresto in flagranza anche per le violenze sui prof”

“Vieni e spacca la faccia al prof”. L’ultimo episodio di aggressione a un docente, avvenuto ai danni del 65enne Sergio Manni, in una scuola del leccese, ha spazientito il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, da sempre sensibile al tema dell’aggressione ai docenti da parte di alunni e genitori. Valditara ha anche telefonato al dirigente scolastico dell’Istituto Bottazzi di Casarano per informarsi sulle condizioni di salute del professor Manni, docente stimato da colleghi e studenti.

Il ministro ha poi alzato il telefono e chiamato il collega della Giustizia Carlo Nordio, proponendogli di estendere la misura dell’arresto in flagranza di reato alle aggressioni nei confronti del personale scolastico. “Stiamo lavorando insieme su una norma in questa direzione. Il Governo e il ministro dell’Istruzione sono accanto ai docenti e al personale tutto che devono sentire forte la presenza costante delle Istituzioni”, ha detto Valditara, ottenendo il plauso dei presidi di Associazione nazionale Anp.

L’episodio, che risale alle scorse settimane, aveva visto come protagonista uno studente che aveva chiamato il padre,
invitandolo ad andare a scuola per “spaccare la faccia al professore” che lo aveva ammonito con quattro note. Il docente lo aveva anche avvertito del rischio che il suo comportamento avrebbe potuto determinare la convocazione di un altro consiglio straordinario e l’adozione dell’ennesima sospensione. Lo studente, infatti, era reduce da due settimane di stop forzato dalle lezioni per precedenti episodi. Il papà, dunque, ha accolto la richiesta del 16enne e si è presentato poco dopo con il figlio più grande. Una volta arrivati, i due hanno iniziato a urlare contro il professore, avvicinandosi a lui e minacciandolo. A spronarli sarebbe stato proprio il 16enne. Poi, padre e figlio maggiore hanno tentato di fare irruzione nell’ufficio del preside ma, trovando la porta chiusa, hanno continuato a inveire contro il docente, insultandolo. Il professore ha allora deciso di allontanarsi con la scusa di chiamare il preside e, mentre indietreggiava, padre e figlio hanno continuato a strattonarlo e a intimidirlo. Dopo essersi rifugiato in bagno, il docente ha chiamato il 112 e quando la polizia locale è arrivata ha identificato i tre e ha accompagnato il professore all’auto, scortandolo fino all’uscita del paese.
Per i docenti il ministero dell’Istruzione ha già previsto la difesa legale e in casi gravi che lo Stato si costituisca parte civile nei confronti dell’aggressore, chiedendo i danni.

Lo scorso anno inoltre il Parlamento ha approvato definitivamente una legge che inasprisce le pene per chi aggredisce il personale scolastico. I casi di aggressione al personale scolastico dall’inizio dell’anno hanno abbondantemente superato i 20. I numeri sono in crescita: nel 2022-2023 si erano contate 36 aggressioni, lo scorso anno sono state ben 68.

Stefania Losito

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