A via la raffica di scioperi messi in campo per chiedere al governo di cambiare marcia sulla manovra. Oggi si parte con la sanità: si fermano per 24 ore medici, infermieri e dirigenti sanitari. Sono 1,2 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero riferiscono Anaao Assomed e Cimo-Fesmed. Gli operatori sanitari manifestano a Roma alle 12 in Piazza SS Apostoli. “A rischio – dicono le sigle sindacali – tutti i servizi di assistenza, esami radiografici (50mila), 15mila interventi chirurgici programmati e 100mila visite specialistiche. Garantite le prestazioni d’urgenza”. I principali motivi della protesta, toccano i contratti di lavoro, le risorse ritenute insufficienti, ma anche scarsa assunzione di personale, mancata riforma delle cure ospedaliere e territoriali e scarsa sicurezza in corsia.
Nel weekend previsto invece lo stop dei treni. La Commissione di garanzia sugli scioperi invita i sindacati a ” rivalutare con senso di responsabilità le determinazioni assunte in occasione dello sciopero generale del 29 novembre, per non pregiudicare ulteriormente i diritti costituzionalmente garantiti degli utenti, già interessati nel medesimo periodo da astensioni collettive precedentemente proclamate” . Cgil e Uil rispondono al Garante escludendo dallo sciopero solo il trasporto ferroviario e confermandolo per tutti gli altri settori, pubblici e privati.
Michela Lopez