Nessun paese ha il diritto di dettare un ordine mondiale e la guerra in Ucraina terminerà solo se le parti seguiranno il
concetto di sicurezza collettiva: è la ricetta per la pace di Xi Jinping, a poche ore dalla visita in programma da oggi a mercoledì in Russia. Il presidente cinese incontrerà alle 16.30 ora locale (14.30 ora italiana) il leader Putin a Mosca, in un faccia a faccia informale, che proseguirà con un incontro formale domani alle 15 (ore 13 italiane), dichiarazione congiunta e la firma di vari accordi e documenti di cooperazione. “Cina e Russia stanno combattendo minacce comuni” e il loro rapporto è al “livello più alto” di sempre, dichiara il presidente russo di rientro dalla visita “di lavoro” in Ucraina.
La Russia accoglie con favore la volontà della Cina di svolgere un “ruolo costruttivo” nella soluzione della crisi ucraina, aggiungendo di nutrire “grandi speranze” sulla visita del presidente Xi Jinping a Mosca, spiega ancora il Cremlino. “In relazione agli eventi che si stanno verificando in Ucraina, per comprendere la loro origine e le vere cause, accogliamo con favore la volontà della Cina di svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione della crisi”, ha chiarito Putin in un articolo pubblicato sul Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista cinese.
Dal canto suo, l’Ucraina insiste sul “ritiro” delle forze russe dal suo territorio: lo ha dichiarato su twitter il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov, osservando che XI, nel suo piano di pace, non menziona questa condizione. “Formula per il successo dell’attuazione del piano di pace cinese. La prima e principale clausola è la resa o il ritiro delle forze di occupazione russe dal territorio ucraino”.
Stefania Losito