
Russia sull’orlo della guerra civile. I mezzi della Wagner procedono spediti la marcia verso Mosca. Si stanno spostando attraverso il territorio della regione di Lipetsk. Il governatore della regione russa, Igor Artamonov, ha confermato che gli uomini agli ordini di Evgeny Prigozhin, che questa mattina ha lanciato la rivolta armata (leggi la cronaca Prigozhin spacca il fronte russo: “Inizia la guerra civile”. Putin: “La nostra risposta sarà dura” – Radio Norba), stanno muovendo verso la capitale. Lo ha riferito la Bbc, che in precedenza aveva diffuso la notizia di un video che mostrava un convoglio dell’organizzazione di mercenari che transitava attraverso la regione. Il convoglio si troverebbe a meno di 400 chilometri da Mosca. «Le forze dell’ordine e le autorità stanno adottando tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza della popolazione. La situazione è sotto controllo», ha assicurato Artamonov sui social. Prigozhin ha accusato l’esercito russo di attaccare le sue forze che stanno avanzando in Russia. «Siamo stati colpiti: prima da colpi di artiglieria e poi da elicotteri», ha detto Prigozhin in un post su Telegram, senza però fornire prove o precisare dove sarebbero avvenuti gli attacchi. Secondo l’intelligence ucraina la capitale si starebbe preparando all’assedio. Nella capitale misure antiterrorismo, Piazza Rossa e Mausoleo di Lenin chiusi. L’Autorità russa di controllo delle telecomunicazioni ha bloccato i social network del Gruppo Wagner per impedire la diffusione di appelli a partecipare alla rivolta dei mercenari guidati da Yevgeny Prigozhin. Lo riporta l’agenzia Tass. Intanto viene segnalato il decollo di diversi aerei governativi da Mosca, fra cui l’IL-96 presidenziale che sarebbe atterrato a San Pietroburgo. Lo scrive Fontanka, il giornale più popolare a San Pietroburgo che cita dati di FlightRadar24. Smentita però la presenza, a bordo, di Putin, che secondo il portavoce Peskov sarebbe invece al Cremlino.
Sul fronte internazionale da segnalare che la Lettonia ha annunciato la sospensione del rilascio di visti umanitari o di altro tipo ai russi in fuga per la crisi in Russia e il rafforzamento della protezione delle frontiere con il Paese vicino, chiuse dal 19 settembre del 2022. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato che «Gli Stati Uniti si coordineranno con alleati e partner, la situazione in Russia è in continuo sviluppo». Putin ha invece sentito telefonicamente il presidente turco Erdogan. Secondo quanto riportato dall’agenzia turca Anadolu, la Turchia è pronta a fare la propria parte per arrivare “il prima possibile a una risoluzione pacifica degli eventi in corso in Russia”.
Mauro Denigris