La famiglia della ragazza: “Ci ha chiesto scusa, è stato un malinteso”
Antonello Venditti è finito nella bufera per aver insultato una fan disabile che l’ha involontariamente interrotto durante un concerto a Barletta. Il cantante stava raccontando un aneddoto sulla sua vita quando ha sentito delle parole incomprensibili e, nel buio, le ha scambiate, spiega lui stesso, per una contestazione politica che, dice ancora, accade spesso durante i concerti. Sul momento il cantante ha reagito con durezza, anche dopo che gli è stato fatto notare che si trattava di una persona con disabilità, ha detto: “Ho capito, è un ragazzo speciale che deve imparare l’educazione”. Sul web è indignazione, come sotto il palco, da dove sono arrivati fischi e proteste. Qualche ora dopo, sui sociale, il cantante si è scusato: “Mi metterei a piangere, ho sbagliato perché nel buio non mi sono accorto di questa ragazza. Pensavo fosse una contestazione politica. Sono sconvolto”. “Non sono un mostro, – ha proseguito Venditti – sta montando una polemica stupida per chi mi conosce. Ho sbagliato, ho sbagliato perché nel buio non mi sono accorto di questa ragazza. Tutti sanno quanto voglio bene ai ragazzi speciali, lo possono testimoniare tutti quelli che vengono ai miei concerti”.
Ma a spegnere le polemiche la famiglia della ragazza, che ha chiarito: “E’ stato un malinteso, ci ha chiesto scusa: per noi e per nostra figlia il problema non sussiste, restiamo suoi fan”.
Tra le reazioni della politica, arriva quella – sui social – della ministra per la disabilità Alessandra Locatelli: “Purtoppo non bastano le leggi e i fondi economici, serve anche un impegno da parte di tutti i cittadini, ognuno nel suo ruolo, per adottare un nuovo sguardo”. “Non si tratta – prosegue la ministra – di un caso isolato, sono tanti gli episodi che, ogni giorno, davanti e dietro alle telecamere, accadono per errore o per superficialità, e altri ancora più gravi, pesanti e talvolta più nascosti, subdoli e deliberati. Serve che tutti, tutti insieme, iniziamo a vedere negli altri i punti di forza e non i limiti. A rispettare di più ogni singola persona e a scardinare schemi e prassi di pensiero vecchie e consolidate. Il mondo è cambiato e anche le persone! Non ci fermeremo!”.
Stefania Losito