
Il Tribunale Ammistrativo Regionale di Bari ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dall’ex direttore generale dell’Arpal Puglia, Massimo Cassano, contro la sua rimozione. Secondo i giudici amministrativi il “licenziamento”, deciso sulla base di una legge approvata dal Consiglio regionale, non sarebbe un provvedimento amministrativo. Allo stato, dunque, non è possibile decidere in merito all’istanza cautelare.
I difensori di Cassano si sono riservati di presentare appello perché a loro parere “resta da capire come si definisce un “non atto che incide sul rapporto di lavoro, interrompendolo”.
Mauro Denigris