A poche ore dall’arresto, la Procura di Palermo ha chiesto l’applicazione del regime di carcere duro per il capomafia di Castelvetrano Matteo Messina Denaro. L’istanza è stata inviata al ministero della Giustizia. Al momento Messina Denaro si trova rinchiuso nel penitenziario dell’Aquila. Il provvedimento dei pm porta la firma del procuratore Maurizio de Lucia e dell’aggiunto Paolo Guido. Il boss ha nominato come sua legale la nipote Lorenza Guttadauro, nipote anche del capomafia palermitano Giuseppe Guttadauro.
I PARTICOLARI E LE TESTIMONIANZE — Intanto continuano a emergere i particolari sulle ultime ore di libertà del capomafia e sull’operazione. Il covo di vicolo San Vito dove si nascondeva Matteo Messina Denaro, nel centro di Campobello di Mazara, è di proprietà di Andrea Bonafede, lo stesso titolare della carta d’identità falsa utilizzata dal superlatitante. Il colonnello Fabio Bottino, comandante provinciale dei carabinieri di Trapani, non ha voluto confermare se Bonafede, che ieri era stato interrogato in caserma, sia indagato. Certamente risulta iscritto nel registro degli indagati il medico Alfonso Tumbarello, 70 anni, che aveva in cura Messina Denaro sotto il falso norme di Andrea Bonafede. Tumbarello è proprio di Campobello di Mazara, dove per anni è stato medico di famiglia e anche del vero Andrea Bonafede, che ha 59 anni ed è anche lui residente a Campobello. Tumbarello avrebbe prescritto ricette mediche all’assistito. Ieri le perquisizioni dei carabinieri in casa e nello studio del professionista che è stato interrogato. Il medico si era candidato nelle elezioni amministrative del 2011 a sindaco di Campobello ed era appoggiato dalla
lista del Popolo delle Liberta’ e ottenne il 7,55% dei voti superando la stessa lista che prese il 3,92%. Precedentemente,
nel 2006, il medico si candido’ alle elezioni regionali nella lista (Casini-Udc) collegata a quella regionale “Per la Sicilia
Cuffaro Presidente” senza essere eletto. Toto’ Cuffaro, attuale commissario regionale della Dc, condannato a 7 anni di carcere (scontati) per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, venne eletto presidente col 53% dei voti battendo Rita Borsellino col 41% e Nello Musumeci col 5,2%. Nel 2003 Tumbarello venne eletto nella lista Udc al consiglio
provinciale di Trapani. Molte persone lo ricordano come un bravo pneumologo.
“Abito al primo piano della palazzina, ogni tanto vedevo questa persona, lo salutavo e nient’altro. Lui rispondeva in maniera cordiale”. Racconta un vicino, Rosario Cognata, che vive al primo piano dell’edificio dove a pian terreno i carabinieri hanno individuato il covo. “Questo signore abitava qui da circa un anno”, ha detto l’uomo ai cronisti. Cognata è arrivato stamattina presso lapalazzina con un foglio in mano. E’ entrato dal cancello del vicolo San Vito che conduce al cortile interno dove, a sua volta, si affaccia l’appartamento a due piani, ed è uscito mezz’ora dopo.
IL NOME DELL’OPERAZIONE – “L’abbiamo saputo stamani anche noi. Aver usato la poesia Tramonto di Nadia come titolo dell’operazione che ha portato all’arresto di Matteo Messina Denaro e’ un simbolo, un bel segnale che viene dato a tutti, non è solo una carezza alle due bambine, nostre nipoti”. Cosi’ da La Romola (Firenze) Luigi Dainelli commenta il nome scelto dal Ros per il blitz di cattura del boss. Dainelli e la moglie Patrizia Nencioni sono zii di Nadia, 9 anni, e Caterina, 50 giorni, uccise il 27 maggio 1993 dall’autobomba di via de’ Georgofili coi genitori Fabrizio Nencioni e Angela Fiume, e lo studente Dario Capolicchio. I Ros avevano la poesia di Nadia, scritta a scuola qualche giorno prima di morire, appesa in caserma.
Stefania Losito