
Il messaggio della marciatrice dopo un post condiviso dalla federazione in cui mancava la sua foto tra i medagliati dei recenti Mondiali
Duro sfogo a mezzo social della marciatrice pugliese Antonella Palmisano, oro olimpico nella 20 Km a Tokyo 2021 e argento nella 35 Km ai recenti Mondiali, sempre nella capitale giapponese. “La mia disciplina è ignorata, le mie vittorie cancellate come se non fossero mai esistite. Sono stanca delle mie medaglie silenziose, di una marcia trattata come uno sport di serie B” è il lungo post che l’atleta di Mottola, nel Tarantino, ha pubblicato sui propri canali social.
Nel mirino di Palmisano il direttore tecnico della nazionale italiana e la federazione europea di atletica leggera, il cui profilo social avrebbe ripostato un messaggio pubblicato dagli organizzatori dei prossimi Europei di Birmingham 2026 con tutte le foto dei medagliati azzurri in Giappone, dove però lei era assente.
Il post in questione è stato poi prontamente rimosso, come spiega la stessa Palmisano, ma dopo una sua telefonata al presidente federale.
L’atleta pugliese, però, ha preferito comunque denunciare il tutto pubblicamente perché non è la prima volta che accade una cosa del genere. Una situazione analoga si era verificata anche in occasione degli Europei di Roma 2024.
“La mia disciplina è ignorata, le mie vittorie cancellate come se non fossero mai esistite. Sono stanca di un dt che dimentica di nominare la mia medaglia nel bilancio della squadra alla conferenza stampa” ha aggiunto Palmisano che ha parlato anche di “mancanza di rispetto continua e sistematica, che ormai non è più una svista: è una scelta”. “Ho vinto per l’Italia, ho portato il tricolore sul podio, ho dato tutto ogni singola volta… eppure sembra che per qualcuno non valga nulla. Non starò più zitta. Pretendo rispetto. Pretendo che il mio nome e la mia storia vengano ricordati. Perché se oggi l’atletica italiana può vantare certe medaglie, è anche grazie a me. E chi continua a far finta di non vederle dovrebbe solo vergognarsi” ha concluso Palmisano.
Gianvito Magistà