“Se il regime di Israele commettesse ancora una volta un grave errore, la nostra risposta sarà decisiva, definitiva e per un loro rammarico”. Lo ha affermato in un’intervista alla Cnn il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Armirabdollahian, dopo che stanotte Israele ha lanciato un attacco all’Iran, colpendo una base militare nella provincia di Isfahan, nella zona centrale del Paese. Teheran, dopo l’attacco, ha però parlato di un “tentativo fallito” da parte di Israele con “agenti locali”.
“La nostra prossima risposta”, ha precisato Amirabdollahian, “sarà immediata e ai massimi livelli nel caso in cui il regime di Israele si imbarchi nuovamente in avventurismo e intraprenda azioni contro gli interessi dell’Iran”. Il ministro ha poi precisato che gli Stati Uniti sono stati informati tramite l’ambasciata della Svizzera a Teheran e che la Repubblica islamica non cerca di alzare le tensioni.
Per Hamas “l’aggressione di Israele all’Iran è un’escalation”, mentre dal G7 dei ministri degli Esteri in corso a Capri è arrivato un invito alle parti a lavorare “per evitare un’escalation in Medio Oriente”. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha invece precisato che gli Stati Uniti “non sono stati coinvolti in alcuna operazione offensiva”, parlando anche del “ruolo cruciale dell’Italia per la de-escalation”.
Vincenzo Murgolo