Ecco cosa prevede
Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha firmato un’ordinanza sperimentale contro la mala- movida nel quartiere Umbertino, vittima negli ultimi giorni di episodi di violenza e di atti vandalici. E’ un test, allargabile anche al resto della città, che “contempera le istanze dei residenti, con il loro diritto alla quiete e al riposo, delle attività commerciali, che rappresentano un settore importante nell’economia cittadina, e dei nostri giovani, che dovrebbero poter vivere la città senza incorrere in situazioni di pericolo, nel rispetto dell’ambiente circostante”, spiega il sindaco. “Sarebbe un bel segnale se gli operatori economici di tutte le altre zone della città condividessero un’autoregolamentazione degli orari delle loro attività”, auspica Leccese sottolineando che “l’ordinanza ha come obiettivo migliorare la vivibilità dei luoghi e se questo accade a beneficiarne sono le stesse attività.
Il provvedimento è sperimentale perché “lo vogliamo testare insieme alla città”, spiega il primo cittadino. “Quello che
negli anni ha reso attrattiva e viva Bari, se non regolamentato, rischia di diventare un elemento negativo in grado di vanificare tutti gli sforzi fatti per costruire un’immagine nuova della città”, aggiunge il primo cittadino evidenziando che “oggi, purtroppo, Bari rischia di diventare ostaggio di quella malamovida che vogliamo contrastare per disincentivare fenomeni ed episodi, che pure si sono già verificati, causati dall’eccesso di alcool e di sostanze stupefacenti”.
L’ORDINANZA – Nessuna nuova concessione comunale per allestire dehors o per sistemare tavoli e ombrelloni in strada. Divieto di vendita di cibo da asporto e bevande dalle 23 alle 7 del mattino successivo, dalla domenica al mercoledì, e dalle 24 alle 7 negli altri giorni. In strada non sarà possibile bere e mangiare dalle 24 alle 7 dalla domenica al mercoledì e dall’1 alle 7 nel weekend. Inoltre, dalle 2 alle 6 del mattino tutte “le attività commerciali, artigianali alimentari per asporto, pubblici esercizi” saranno chiuse “salvo che il locale sia dotato di certificato di insonorizzazione e valutazione previsionale di impatto acustico”.
Stefania Losito