Ancora dopo un anno, e con la stessa intensità, esprimono “nuovamente la ferma indignazione verso l’aggressione ingiustificata all’operatore sanitario e intendiamo costituirci parte civile al processo”. Lo annuncia l’Ordine dei Fisioterapisti di Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto alla vigilia della prima udienza del processo in Corte d’Assise nei confronti di Salvatore Vassalli, il 65enne di Canosa di Puglia, accusato di aver ucciso a dicembre scorso il fisioterapista Mauro Di Giacomo, di 63 anni.
“Nelle ultime settimane – aggiunge l’Ordine dei Fisioterapisti – avevamo già lanciato un grido d’allarme per l’escalation di aggressioni al personale sanitario che sta investendo la Puglia e l’Italia, destabilizzando fortemente l’intera comunità sanitaria. In questo contesto, ogni giorno, i professionisti compiono il proprio dovere con responsabilità e spirito di abnegazione”.
Di recente, si fa rilevare, “sono state inasprite le pene nei confronti di chi ‘sfoga’ il proprio malessere sugli operatori
sanitari ed è stata istituita nel 2022 la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari (si celebra il 12 marzo di ogni anno). Quanto accaduto al nostro indimenticato collega Mauro – conclude la nota – è un crimine ingiustificabile: contro la persona e contro il lavoratore che l’Ordine dei
Fisioterapisti di Bari, Bat, Taranto condanna fermamente come azione lesiva nei confronti della professione tutta”.
Di Giacomo fu ucciso a colpi di pistola la sera del 18 dicembre scorso a pochi passi dalla sua abitazione nel quartiere Poggiofranco di Bari, nel parcheggio, mentre rientrava a casa alle 20.30 con i sacchetti della spesa. La vittima è stata colpita, oltre che dai proiettili esplosi dal killer, anche da oggetti contundenti e per questo sul corpo furono riscontrate alcune fratture. Di Giacomo avrebbe avuto prima una discussione con il suo assassino, dal quale sarebbe stato quindi prima aggredito fisicamente e poi, mentre tentava di fuggire, ferito con numerosi colpi di pistola sparati sia da vicino sia mentre si allontanava. Di Giacomo è morto sul posto in seguito a uno shock emorragico.
Stefania Losito