La Bosch ha annunciato l’esubero di 700 lavoratori, su 1700 attualmente impiegati nello stabilimento di Bari. La riduzione avverrà nei prossimi cinque anni. Potrebbero aggiungersene altri 500 entro il 2035. Il colosso dell’automotive ha illustrato il piano industriale ai sindacati, nel corso di un incontro convocato in Regione. Gli esuberi scaturiscono dall’abbandono dei motori a diesel in favore di alimentazioni eco sostenibili, come l’elettrico.
I sindacati respingono ogni taglio e chiedono a Borsch di trasferire a Bari le produzioni dall’estero o di riconvertire la fabbrica. I confederali hanno rivolto un appello anche alle autorità politiche, affinché nei programmi del Pnrr ci sia anche il rilancio del sito industriale barese.
Michele Paldera