“Sono solo canzonette”. Aveva ragione Bennato. E aveva ragione quando aggiungeva: “Non metteteci alle strette”. “Canzonette” che segnano i momenti di gioia e di dolore della vita di ciascuno di noi. Che improvvisamente ci portano su e altrettanto improvvisamente ci portano giù. Non fanno male. E non sono inutili. Anzi, spesso riescono a smuovere montagne, a denunciare ingiustizie. E quando lo fanno, altro che “canzonette”. La prima tappa di Battiti era programmata a Bisceglie il 17 luglio. Cinque giorni prima si verifica il disastro ferroviario sulla linea Andria-Corato: 23 morti. Lo show non poteva né doveva continuare: infatti la tappa viene subito cancellata. In segno di lutto, certo, ma anche per quella rabbia che ti stringe la gola, che trasforma note e versi in urla di dolore. Oggi Battiti ritorna a Bisceglie. E’ già tutto passato? No, per niente. La rabbia adesso è voglia di verità, di giustizia, perché il destino, in questa storia, non c’entra nulla. E allora che “canzonette” siano, che lo spettacolo non si fermi ma, questa volta, solo e soltanto “PER LORO”. E per noi che ci sentiamo loro parenti, fratelli, padri, madri, zii, nipoti, cugini. Per noi che non ci rassegniamo e non crediamo che tutto quel che non va sia colpa della malasorte. Non lo abbiamo mai creduto anche quando nelle ore immediatamente successive alla tragedia qualcuno ha iniziato a intonare la solita litania sul Sud. I pugliesi hanno reagito intanto affrontando l’emergenza con uno slancio di solidarietà straordinario, correndo sul posto per mettersi a disposizione dei soccorritori, medici e infermieri sono rientrati da riposi e ferie negli ospedali per occuparsi dei feriti, centinaia di persone si sono precipitate a donare sangue. Nei giorni successivi, invece di piangere sul disgraziato Mezzogiorno, la Puglia a testa alta e da sola è ripartita dando dimostrazione di forza di volontà e determinazione senza gettare la polvere sotto il tappeto. Perché la verità è come il vento, non la fermi, ti travolge, ti spazza: all’errore umano del disastro si è aggiunto uno scenario sconosciuto di linee ferroviarie regionali a un binario e insicure, presenti su tutto in territorio nazionale, che ha indotto il governo ha stanziare immediatamente 300milioni di euro. Non per il Sud. Per tutti. Ma non c’era bisogno di versare tanto sangue per questo. Alle famiglie delle vittime dedicheremo attenzione: non dimentichiamo. Alle vittime dedichiamo la memoria e quelle “canzonette” che sino a quel 12 luglio hanno ascoltato e canticchiato chissà quante volte e che sul palco di Bisceglie canteranno gli artisti che hanno aderito, senza riserve, a questa speciale edizione di Battiti. Artisti pugliesi che hanno condiviso il senso del ritorno nel territorio che ha pagato il prezzo più alto di questa storia: per non dimenticare, per dimostrare che insieme possiamo ripartire a testa alta più forti di prima, perché siamo una comunità che usa il cervello e il cuore.
La memoria è l’unico strumento che abbiamo per far rivivere chi non c’è più.
Per chi rimane il desiderio di giustizia è l’unica ragione per continuare a vivere.
E i Battiti della musica e di migliaia di cuori sono le sole armi che possediamo e che mettiamo a disposizione. We Will Rock You: è la missione del Rock e il nostro primo comandamento.
Maurizio Angelillo