Il cantautore presenta il nuovo album “L’inizio”
Biagio Antonacci ha presentato il nuovo album dal titolo “L’inizio” che esce domani, 12 gennaio. Raccontandosi durante Lal presentazione del disco ha detto: “Ho perso tanto tempo nella mia vita, mi sono accontentato: non ho letto, non ho studiato. Potevo imparare una lingua straniera, girare il mondo: credo di essere l’unico cantautore della mia generazione a non aver mai fatto un tour all’estero. Ma quello che ho capito ora è che l’importante è essere nel presente, senza più malinconia e senza ansia nel futuro. Ecco, la paura che ho è di non vivere abbastanza il momento”. Biagio ha festeggiato 60 anni due mesi fa, è diventato papà per la terza volta nel 2021 e ora si rimette in gioco perchè “il tempo ha un concetto lineare per noi occidentali, ma per gli orientali è una ruota che gira sempre nello stesso modo”.
Perchè ha intitolato il disco “L’inizio”? “L’Inizio, un nuovo inizio, perché è il bello della consapevolezza. E il cambiamento per me rappresenta nuova energia, vitalità, nuovi orizzonti da raggiungere. Troppo spesso invece viene associato alla mancanza di coerenza perché siamo legati agli stereotipi, alle abitudini. Il cambiamento oggi è un atto di coraggio”, ha dichiarato.
Il disco comprende 15 brani nei quali si affrontano temi come: la paura del cambiamento, dell’abbandono, le contraddizioni sull’amore, le dipendenze emotive, la solitudine. “Non avevo intenzione di fare un concept album, me ne sono accorto alla fine: quando sono andato a riascoltarlo ho capito come le canzoni fossero legate una all’altra. Ed è qui che torna il concetto della consapevolezza: l’uomo non sarà mai libero, ma sarà consapevole”, ha aggiunto Biagio.
L’album arriva a 5 anni dal precedente lavoro: “Baglioni l’ha sempre fatto, ma ultimamente anche qualche giovane, come Calcutta, non è andato di fretta: c’è un ritorno al cantautorato che medita quello che sta facendo. Il tempo è un lusso, è la vera ricchezza dell’uomo, non il denaro che complica il tempo. L’unico aspetto negativo è di non farsi prendere dalle paranoie: pensando di avere tanto tempo per un progetto, si finisce per elucubrare”,
Biagio ammette di aver scritto più di 15 brani: ”Per quindici brani che ho messo dentro, 15 ne ho tolti. La musica attraversa tutti i pensieri che fai, da cantautore racconto il mio disagio. Ho attraversato il covid a gamba tesa, ho trattenuto il fiato e ho fatto uscire solo il nettare. E poi le guerre intorno a noi, quelle che vediamo e le tante altre di cui non sappiamo nulla perché non hanno copertura mediatica. Il senso di impotenza davanti a questi crimini si impadronisce di noi. Ma siamo uomini, la verità è nei drammi. Nella leggerezza c’è sempre una uniforme che non rispecchia vita vera”.
Tra le tracce del nuovo album. scritto da Antonacci con la collaborazione tra gli altri di Michele Canova, Placido Salomone, Davide Simonetta, Zef e il figlio Paolo (l’unico brano che non firma è quello che dà il titolo al lavoro, di Giorgio Poi), c’è anche il feat con Tananai e Don Joe per Sognami, il brano del 2007 tornato a nuova vita grazie alla partecipazione dell’anno scorso al festival di Sanremo nella serata delle cover, proprio al fianco di Tananai.
Angela Tangorra