Biden fa sentire il peso degli Stati Uniti al vertice di Bruxelles, presenti i paesi di UE, G7 e Nato. Nel confermare il pieno sostegno all’Ucraina, il presidente americano ha confermato che se la Russia utilizzerà armi chimiche, gli Stati Uniti replicheranno in proporzione all’offesa. Mentre la Nato conferma il sostegno all’Ucraina con l’invio di nuovi strumenti di difesa, batterie antiaerei, droni e apparecchiature sofisticate.
I venti di guerra soffiano prepotentemente, li avverte l’Onu che approva una risoluzione per il cessate fuoco. Un gesto che vede contrari due colossi orientali, più vicini che mai. Russia e Cina, infatti, hanno votato no. Con loro anche Eritrea, Siria e Nord Corea.
Segno che la tregua è lontana e di pace non c’è ombra. Le tensioni si avvertono anche nelle ultime dichiarazioni del premier Draghi sul pagamento in rubli del gas importato: “E’ violazione contrattuale”. Ferma la condanna Papa Francesco, che ha ammesso di aver provato vergogna quando ha saputo che molti paesi hanno destinato il 2% del Pil alla spesa militare. Anche l’Italia è tra questi.
Michele Paldera