La donna fermata a Torre del Greco perché sospettato di aver ucciso il figlio di 2 anni, ha confessato agli investigatori. Temeva che avesse un ritardo psichico e per questo motivo l’avrebbe ucciso. Un passante ha notato per primo il corpo del piccolo, nelle acque che lambiscono la costa, in località “La Scala”. Si è tuffato per soccorrerlo, ma non ce l’ha fatta. Ed è stato a sua volta aiutato da altri due minorenni, che lo hanno visto in evidente difficoltà.
”Abbiamo udito le grida di aiuto provenire dalla zona e quando ci siamo avvicinati abbiamo notato una donna sull’estremità della scogliera e un uomo in mare. Abbiamo poi pensato potesse essere il padre del piccolo, anche se non lo sappiamo, hanno dichiarato-. Visto che era in difficoltà, abbiamo deciso di entrare in acqua dalla parte dove sapevamo si faceva piede fino a raggiungere la zona dove si trovava il bimbo. Ma già nel portarlo a riva abbiamo capito che la situazione era disperata”.
All’arrivo dei soccorritori, la donna ( mamma di un altro bimbo di 7 anni ) ha raccontato di essere stata rapinata. Era in evidente stato di choc. Subito dopo, ha confessato.
Michele Paldera