Il tema dell’uscita dal mercato tutelato dell’energia torna ad agitare le acque nella maggioranza e tra maggioranza e opposizione. La questione coinvolge milioni di utenti, si calcola circa 10 milioni di italiani, che potrebbero subire cambiamenti in bolletta, passando al mercato libero.
La Lega e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, da subito favorevole alla proroga del mercato tutelato, si fa sentire e attacca il ministro del Pnrr Raffaele Fitto. Quest’ultimo invita alla calma e a evitare le polemiche su un tema delicato.
Di mercato tutelato – dice Matteo Salvini – “abbiamo parlato stamane” e “conto che con il dialogo si riesca a rimediare a un errore che ci siamo trovati sul tavolo”. Salvini fa riferimento a una interlocuzione in atto con la commissione europea e si dice fiducioso che possa esserci una soluzione. Il mercato tutelato dell’energia e del gas – è la replica del ministro Raffaele Fitto – “è un tema serio su cui dobbiamo discutere nel merito. Ci sono elementi sui quali c’è un dibattito, verificheremo le modalità con cui poter seguire questo dibattito”.
“Ho parlato con Salvini – aggiunge Fitto – e la presidente Meloni è più che attenta. Ma francamente non capisco chi oggi fa polemica politica, evidentemente non si è accorto di quello che veniva fatto nel 2022”.
Tra le ipotesi che la maggioranza starebbe valutando quella di una tempistica che consenta – come sottolinea Forza Italia con Luca Squeri – “nelle more delle gare una campagna di comunicazione agli utenti di fare una scelta consapevole” dell’operatore. Inoltre si puntualizza che per una parte degli utenti da tutelare (circa 5 milioni) “fino al 2025 ci sarà una fase graduale per cui sarà sempre l’Arera a stabilire la tariffa”.
Le opposizioni vanno all’attacco. La leader del Pd Elly Schlein chiede la proroga: “Non è tardi per fermare la tassa Meloni sulla bolletta”, sottolinea. “Il governo si scaglia contro le famiglie con il macigno delle bollette”, attacca Giuseppe Conte.
Michela Lopez