Salta in aria un compressore e lo scoppio fa crollare parte del capannone. E’ avvenuto in uno stabilimento in zona Borgo Panigale a Bologna. Si tratta di un capannone della Toyota Material Handling, una multinazionale che produce carrelli elevatori. L’esplosione ha provocato due morti, un ferito grave e una decina in condizioni più lievi: è successo nel tardo pomeriggio di ieri.
Un operaio è morto immediatamente, un altro dopo essere stato trasportato all’ospedale Maggiore. Pesante anche il
conto dei feriti: uno è ricoverato in gravi condizioni, altri dieci sono stati soccorsi fra il Maggiore ed altri ospedali
della provincia, ma le loro condizioni non destano particolare preoccupazione. Immediatamente sono scattati i soccorsi da parte dei vigili del fuoco, carabinieri, polizia e personale sanitario. Il primo obiettivo è assicurarsi che non ci siano altri operai sotto le macerie: un’ipotesi che al momento sembra esclusa. L’azienda Usl ha inviato sul luogo dell’incidente anche uno psicologo per dare assistenza ai familiari delle vittime e agli operai che hanno vissuto in prima persona l’incidente.
Sul posto anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore: “si tratta dell’ennesima strage sul lavoro”, ha detto. Il territorio bolognese, sei mesi fa, ha subito un altro gravissimo incidente sul lavoro: la strage dei sette tecnici che stavano lavorando a un collaudo nella centrale idroelettrica di Suviana.
La sicurezza sul lavoro è da tempo all’attenzione anche nell’azienda dove è avvenuto l’incidente: i delegati sindacali avevano proclamato per oggi due ore di sciopero a fine turno proprio per chiedere una maggiore attenzione su questo tema.
Stefania Losito