
Un raid di Israele sulla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza: il bilancio è di tre morti e una decina di feriti, tra cui
il parroco, padre Gabriel Romanelli. Stamani lo stesso parroco pubblica un video con un messaggio: “Nel bel mezzo della distruzione…La campana sta suonando”, si legge. Nel video si vede la chiesa come si presenta alle prime luci dell’alba, danneggiata ma ancora in piedi e la campana con i suoi rintocchi, funzionante. “La Chiesa della Sacra Famiglia non è silenziosa! – scrive- Le sue campane suonano dal cuore del dolore, e suonano: Pace! C’è ancora fede in questa terra e c’è ancora speranza in essa, che il mondo ascolti e che la pace trovi una via tra le rovine”.
Ieri sera, padre Romanelli appena ristabilitosi, ha celebrato in serata una messa con le casule viola perché è messa di
suffragio per chi è morto. L’altare è stato asperso con l’acqua santa, perché nonostante la profanazione della guerra, rimane un luogo che dona vita. Ha espresso subito il suo convincimento di voler rimanere nella Striscia.
“Profondamente addolorato” e sgomento Papa Leone XIV, e arrivano le proteste anche dall’Italia. Il Pontefice rinnova l’appello “per un immediato cessate il fuoco nella regione”. La premier Meloni definisce “inaccettabili gli attacchi di Israele contro la popolazione civile”, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani protesta con il collega israeliano Saar chiedendo di fare chiarezza sulle responsabilità. L’Idf parla di errore e annuncia un’indagine. Nella telefonata di Trump a Netanyahu, il premier israeliano avrebbe ammesso: “È stato un errore”.
Stefania Losito