Ferite 46 persone, sei sono in gravi condizioni. La Corte Suprema rimuove il governatore del Distretto di Brasilia
Assalto alle istituzioni democratiche in Brasile. Migliaia di sostenitori dell’ex presidente ultra conservatore, Jair Bolsonaro, hanno occupato gli edifici amministrativi della capitale Brasilia e hanno fatto irruzione occupando uffici e sale. I manifestanti, vestiti di giallo e verde, hanno attaccato il Parlamento e il Tribunale supremo elettorale e la Corte suprema. La polizia ha sparato proiettili di gomma dagli elicotteri. Sono andati distrutti i seggi e a Palazzo Planalto sono stati rotti vetri delle finestre. Sono 46 le persone rimaste ferite nei disordini e 6 sarebbero in gravi condizioni, come comunicato dagli ospedali. Circa 1.200 persone sono state arrestate oggi nell’accampamento montato da oltre due mesi di fronte al quartier generale dell’esercito a Brasilia: lo rende noto GloboNews, precisando che gli arrestati sarebbero legati ai disordini scoppiati all’esterno e all’interno dei palazzi del potere della capitale brasiliana. Secondo il portale, gli arresti sono stati eseguiti dalla polizia federale, in ottemperanza a quanto disposto ieri con decreto dal presidente della Repubblica, Luiz Inacio Lula da Silva. Gli arrestati sono stati portati al quartier generale della polizia federale con almeno 40 autobus.
Il presidente brasiliano Lula ha riunito il governo. Dura la sua condanna: attacco “vandalo e fascista” lo ha definito. Intanto la polizia brasiliana ha ripreso anche il controllo del palazzo del Congresso, il Parlamento, evacuando i manifestanti pro Bolsonaro. Immediata la condanna da parte dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e del Canada. Una condanna agli atti vandalici è arrivata anche da Bolsonaro: “Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia. I saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come quelli di oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali”. Intanto è stato rimosso per 90 giorni, dal giudice della Corte Suprema Federale, il governatore del Distretto federale di Brasilia Ibaneis Rocha. “La violenta escalation di atti criminali è circostanza che può verificarsi solo con il consenso, e anche l’effettiva partecipazione, dalle autorità competenti per la sicurezza pubblica e l’intelligence” ha spiegato il giudice.
Lula ha vinto le elezioni al ballottaggio lo scorso ottobre ottenendo il 50,83% dei voti contro il 49,17% di Bolsonaro diventando così presidente del Brasile per la terza volta. L’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro si trova a Orlando, in Florida, in una casa che ha preso in affitto da un professionista delle arti marziali vicino al Walt Disney World Resort. Lo scrive il New York Times ricordano che Bolsonaro ha lasciato il Brasile a fine dicembre, prima del giuramento del nuovo presidente, Luiz Inacio Lula da Silva. Da programma, Bolsonaro avrebbe voluto restare nella casa di Orlando per almeno un mese. Resta ora da vedere se l’assalto ai palazzi del governo di Brasilia da parte dei suoi sostenitori gli faranno cambiare programma.
Anna Piscopo (Aggiornamento: Gianvito Magistà e Michela Lopez)