Brunori Sas arriva su Radionorba per presentare il suo ultimo album che si intitola “Cip!”.
Undici le tracce che hanno richiesto un tempo di lavorazione che è stato di tre anni. A proposito del tempo impiegato per il disco Dario (questo il vero nome di Brunori Sas) dice: “Gli anni per avere questo disco sono stati tre perchè due di questi li ho trascorsi suonando. Per fortuna il tempo passato in giro e a contatto con la gente serve da stimolo per la scrittura, soprattutto se scrivi dell’esistenza dell’uomo. Ti devi stimolare di continuo, essere in contatto con la gente, scoprire tanta umanità diversa e parti di Italia differenti.”
A differenza di quanto successo in precedenza, questa volta Brunori Sas non ha avuto bisogno di chiudersi in convento per scrivere il nuovo disco: “Nonostante i molti aspetti spirituali di questo lavoro per crearlo mi sono aperto e non chiuso. Per la prima volta non l’ho registrato secondo il mito degli anni ’70, in clausura per dieci giorni, ma l’ho registrato in diversi momenti e in diversi posti. E’ un disco migrante”.
Brunori Sas ha voluto che il suo nuovo disco fosse declinato nei toni della gentilezza. Dario lo spiega così: “Ho voluto che ‘Cip!’ fosse un disco garbato di fondo e pieno di gentilezza perchè sono stanco del periodo che viviamo in cui tutti usiamo toni più esasperati e accesi. Invece di reagire di impulso, ho preferito una strada diversa.
Brunori Sas confessa di avere una visione piena delle cose da quando si è appassionato alle riflessioni degli astronauti: “Pare che dopo aver visto la Terra come un minuscolo puntino dallo spazio riescano ad avere una visione completa delle cose. In effetti ho sposato questa sindrome di veduta poetica di insieme delle cose. Riflettevo che in questo modo ogni idea di divisione sparisce: dallo spazio la terra sembra una zatterina e noi tutti ci siamo sopra insieme. Così capita che ti senti piccolo e minuscolo e le cose sono due: o rischi di cadere nel baratro perchè ti senti piccolissimo o ti dici caspita! sono uno dei sette miliardi sulla zatterina! In questo modo sentirci piccoli ci aiuta e diventa una gioia grande!”
Sfidando i modi di dire sull’anno bisestile, Brunori Sas sarà dal 29 febbraio in tour in tutta Italia: a Vigevano si terrà in quel giorno la data zero.
Dal vivo ci sarà tutta la sua musica: “Lo scorso anno ricorrevano dieci anni dal mio primo disco ma sono così pigro che non ho voluto festeggiarli e, dunque, lo farò in tour, a undici anni”.
Curiosa anche la storia della copertina del disco: “Si tratta di una immagine creata da Robert Figlia che crea immagini di animali anche con parti mancanti. Quando ho trovato il titolo del disco, l’ho chiamato perchè volevo che fosse lui a creare la copertina del disco e l’ha dipinta in una notte. Quando l’ho vista, mi è piaciuta così tanto che ho pensato di non metterci nemmeno la scritta del titolo del disco.”
Ultima nota per la canzone “Per due che come noi”. Dice Dario: “Con questa canzone ho prodotto una valle di lacrime! In realtà vi confesso che l’ho fatto apposta: ho un’azienda che produce fazzoletti, per cui è un’operazione a fini di lucro per venderne di più!”
Angela Tangorra