Una piramide di lava e gas alta 50 metri sull’isola di Palma, nell’arcipelago spagnolo delle Canarie, si sta riversando nell’oceano da una scogliera. Lo ha riferito il gruppo Marine Geosciences dell’Istituto spagnolo di oceanografia, sul suo
account Twitter: “Osserviamo in diretta l’avanzata dalla lava ai piedi della scogliera costiera che provengono dal flusso
meridionale del vulcano Las Palmas”. Lo shock termico causato dal contatto della lava espulsa dal vulcano Cumbre Vieja (in eruzione dallo scorso 19 settembre) con le acque del mare sta provocando nubi di gas tossici, che per fortuna, secondo gli esperti, si stanno dissipando rapidamente. La lava ha coperto parte di una strada interurbana costiera vitale per i trasporti sulla parte sud-occidentale di Las Palmas. Le colate hanno già distrutto almeno 589 edifici e coperto 258 ettari di terreno. Al momento questo fenomeno non preoccupa particolarmente le autorità in quanto gli abitanti della zona in cui sta avvenendo sono stati evacuati già da giorni o hanno ricevuto l’ordine di rimanere in casa con porte e finestre chiuse.
Intanto il governo spagnolo ha approvato gli aiuti per 10,5 milioni di euro diretti all’isola di La Palma. Serviranno per coprire l’emergenza abitativa delle persone che hanno perso le loro case sotto le colate di lava ed altre necessità urgenti delle famiglie. Il governo ha inoltre approvato la dichiarazione di La Palma come zona colpita da disastro naturale, una misura che permette lo sblocco di risorse extra e aiuti fiscali.
Stefania Losito