La Puglia ci riprova ancora con due nuove candidature a Capitale italiana della Cultura, stavolta per il 2025. Tra i sedici comuni che hanno aderito alla manifestazione d’interesse ci sono Otranto, nel Salento, e Monte Sant’Angelo, nel Foggiano. Nei mesi scorsi ci aveva provato, per la Puglia, Mesagne, candidandosi per l’anno 2024, battuta da Pesaro.
Entro il 13 settembre dovranno perfezionare la candidatura redigendo e inviando un dossier secondo le modalità indicate dalle Linee guida messe a disposizione dal ministero per i Beni culturali. Entro il 15 novembre la documentazione sarà esaminata dalla Giuria che selezionerà un massimo di dieci progetti finalisti. Entro il 20 dicembre si svolgeranno le convocazioni di ciascuno dei finalisti a un’audizione pubblica di presentazione e approfondimento del dossier di candidatura, ed entro il 17 gennaio 2023, la Giuria comunicherà al Ministro la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2025, dandone opportuna motivazione. Sarà infine su proposta del Ministro che Consiglio dei Ministri con propria delibera conferirà il titolo.
La selezione della Capitale italiana della cultura 2025 avverrà in base ai criteri di coerenza del progetto rispetto alle finalità di legge e alle altre iniziative di valorizzazione del territorio, nonché coordinamento e sinergia degli interventi proposti; efficacia del progetto come azione culturale diretta al rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, in termini di crescita della domanda e dell’offerta culturale; previsione di forme di cofinanziamento pubblico e privato, condivisione progettuale con altri enti territoriali e con soggetti pubblici e privati portatori di interesse presenti sul territorio, da attuarsi nel rispetto della vigente normativa in materia di appalti e terzo settore; efficacia della struttura incaricata per lo sviluppo e l’attuazione sostenibili del progetto contenuto nel dossier di candidatura e per il monitoraggio dei risultati; innovatività e capacità delle soluzioni proposte di fare uso di nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e del potenziamento dell’accessibilità; capacità del progetto di incrementare l’attrattività turistica del territorio, anche in termini di destagionalizzazione delle presenze; realizzazione di opere e infrastrutture di pubblica utilità destinate a permanere sul territorio a servizio della collettività; coerenza del cronoprogramma; effetto di ‘completamento’, inteso quale capacità di favorire la piena realizzazione di progetti già avviati ma non ancora conclusi; coerenza degli obiettivi del progetto con quelli stabiliti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
La città vincitrice, oltre al titolo, si aggiudicherà anche un contributo di un milione di euro.
Stefania Losito