Archiviato il Natale, a Santo Stefano i cittadini di Putignano, nel barese, culla dello storico carnevale, aprono i festeggiamenti della 632esima edizione. Arriva la Festa delle Propaggini, una pacifica sfida in vernacolo a suon di satira. Nove gruppi e poeti dialettali, i cosiddetti “propagginanti”, sono i protagonisti indiscussi di una esibizione che viene valutata da una giuria di esperti; in abiti da contadini e arnesi da lavoro, ripercorrono l’anno recitando i famosi cippon, versi in rima contro politici e personaggi noti della città. Si alternano alle 15.30 del giorno di Santo Stefano sul palco della suggestiva Piazza Plebiscito.
Hanno a disposizioni 20 minuti per raccontare con ironia e sagacia gli episodi che hanno più colpito la città, coinvolgendo personaggi noti del posto. Esibizioni che rendono viva la tradizione delle propaggini che anticipano l’edizione numero 632 del Carnevale.
Lo spettacolo popolare si svolge il 26 dicembre perché ricorda la festa che i contadini putignanesi organizzarono nel 1394 per accogliere le reliquie di santo Stefano.
A giudicare le esibizioni la giuria composta da esperti di spettacolo, cultura e dialetto a cui si affianca il giudizio popolare dato da 10 cittadini tutti con più di 18 anni, estratti a sorte.
In una sorta di corrida televisiva, “Cittadini e visitatori sono invitati a partecipare” e a lasciarsi conquistare dalla “festa, portando con sé oggetti e strumenti musicali per esprimere la propria approvazione o il proprio dissenso facendo rumore in stile carnascialesco”, spiegano gli organizzatori annunciando che è “previsto un angolo gastronomico per stemperare le temperature rigide a base di castagne, crepes e vin brûlé”.
Stefania Losito
(foto in copertina dal sito del Carnevale di Putignano)
