Il Codacons ha fatto sapere di aver presentato denuncia sul caro carburanti alle Procure di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto e Trani nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio e, contestualmente, nei confronti delle pompe e dei grossisti che, secondo Codancons, nel corso di queste settimane avrebbero speculato sulle vacanze degli italiani. C’è anche la diffida, ha annunciato il Codacons, “a congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana”.
L’associazione, inoltre, intende capire quale sia la causa dei repentini aumenti dei listini alla pompa e se vi siano possibili manovre speculative finalizzate ad alzare i prezzi in occasione degli spostamenti dei cittadini.
Gianvito Magistà