L’auto del corrispondente da Cassano allo Jonio della Gazzetta del Sud, Luigi Cristaldi, è stata incendiata la scorsa notte. Una grave intimidazione. Gli attentatori hanno bruciato la vettura parcheggiata in via Giovanni Amendola distruggendola completamente. Cristaldi è uno cronista che si occupa della Sibaritide, nella provincia di Cosenza, dove insistono diverse cosche della ‘ndrangheta tradizionale e della criminalità nomade.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della locale Compagnia che hanno avviato le indagini.
“Gravissimo atto intimidatorio nella notte ai danni del giornalista di Gazzetta del Sud, Luigi Cristaldi, a cui è stata bruciata l’auto in via Giovanni Amendola nel pieno centro della cittadina ionica”. E’ quanto si afferma in una nota del Cdr di Gazzetta del sud dopo l’incendio che nella notte ha distrutto l’auto del cronista che lavora e risiede a Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza. “Vicinanza e solidarietà a Luigi da parte del Cdr e dell’intera redazione di Gazzetta del Sud – è scritto nella nota – per il vile atto che colpisce un cronista impegnato quotidianamente sul campo. L’episodio non potrà mai fermare le inchieste giornalistiche, né intimidire chi col suo lavoro, come fa Luigi Cristaldi, è schierato a difesa della società civile, contro la criminalità e i malavitosi in un territorio complesso come quello della Sibaritide. L’auspicio è che le forze dell’ordine facciano luce in breve tempo sull’accaduto e sui responsabili del gesto”.
“Ho appreso dell’atto perpetrato nella notte ai danni di una delle auto di famiglia del giornalista Luigi Cristaldi e sono molto dispiaciuto. Sono atti di viltà e di vigliaccheria che vanno censurati con forza e determinazione. Atti che offendono e colpiscono non soltanto la vittima ma l’intera comunità che deve fortemente ribellarsi ad ogni forma di violenza e ad ogni forma di delinquenza”. Lo afferma, in una nota, il sindaco Giovanni Papasso, sindaco di
Cassano allo Ionio.
“Le azioni mafiose e la stessa cultura mafiosa – aggiunge Papasso – vanno debellate ed è per questo che le forze sane
della città devono erigere una forte e consistente barriera con ogni forza di violenza e contro tutte le forme di criminalità. Se, come pare assodato, l’episodio consumato è da riferirsi alla sua attività di giornalista, quanto accaduto è ancora più grave. Si attenterebbe, oltreché alla libertà di espressione personale, anche alla libertà di stampa che mai, proprio mai, deve essere intaccata ed impedita. Di fronte ad un’ipotesi del genere, tutti i cittadini, le istituzioni e tutte le agenzie democratiche, devono associarsi e fare squadra contro chi attenta alla libertà e alla democrazia. Cassano tutta sta dalla parte di chi è stato colpito, censura e condanna l’autore o gli autori di questo vergognoso e inqualificabile gesto”.
Stefania Losito