Peluche contro le auto della premier Giorgia Meloni e dei ministri Salvini e Piantedosi. Scritte contro il ministro Piantedosi, rimosse in tutta fretta. E una schiera di manifestanti in piazza. Così si è aperto il Consiglio dei Ministri sui migranti, tenutosi simbolicamente a Cutro, piccolo centro della Calabria in cui sabato è avvenuto il naufragio che ha causato la morte di 72 migranti. Il governo ha annunciato la stretta contro gli scafisti, prevedendo per loro pene sino a 30 anni. “Andremo a cercarli in tutto il mondo”, ha dichiarato Giorgia Meloni. Ma nel corso della conferenza non sono mancate le tensioni con i giornalisti, che chiedevano spiegazioni sui mancati soccorsi. La premier ha evitato ogni approfondimento, salvando Piantedosi, che “non avrebbe potuto fare di più”. Poi la stoccata all’Europa, da cui l’Italia attende “risposte concrete”. Arrivano segnali da Germania ( pronta ad accogliere una parte di migranti ) e da Francia ( disposta a cambiare le regole di Dublino ). Ma da entrambi i Paesi pare l’invito all’Italia a fare di più sull’immigrazione. Momenti di tensione in Parlamento. Le opposizioni hanno abbandonato la commissione Affari costituzionali mentre si discuteva la proposta della Lega di reintrodurre tutti i decreti sicurezza di Salvini.
Michele Paldera