Nel decennio 2014-2023 la Xylella ha comportato una perdita di produzione pari al 15% per il settore florovivaistico in Puglia. A lanciare l’allarme è Coldiretti, sulla base del rapporto 2024 presentato da Ismea sul settore, che in Puglia rappresenta il 3% della produzione agricola. Gli effetti, si legge nel report, riguardano la movimentazione, l’export e la produzione stessa di piante, con rischi per il lavoro di serre e vivai. Intanto, secondo l’ente, “continua ad allungarsi l’elenco delle specie di piante che hanno l’obbligo di inserire il codice di tracciabilità nei passaporti delle piante”. Si tratta, sempre secondo coldiretti, di “un’ulteriore tegola per l’agricoltura e per il settore florovivaistico, ma anche per gli uffici fitosanitari sul territorio, un mix esplosivo che mette a rischio la ripartenza nelle aree colpite dalla Xylella e la tenuta stessa sui mercati interni e sull’export florovivaistico pugliese, che rappresenta un elemento di punta del ‘made in Italy’”.
Vincenzo Murgolo