Venezia proprio come un museo: dalla primavera 2024 i visitatori dovranno pagare un ticket di 5 euro a persona e prenotarsi online. Il via libera definitivo è arrivato ieri sera con l’approvazione (24 voti a favore, 12 contrari) da parte del Consiglio comunale del regolamento sul contributo d’accesso, introdotto da una legge del 2019. La sperimentazione del ticket – che esclude i residenti, i turisti degli hotel, e le categorie che giornalmente accedono in città – partirà sperimentalmente nella primavera prossima e riguarderà, in questa fase, i 30 giorni di afflusso più intenso dell’anno. Avrà per obiettivo i ponti primaverili e i weekend estivi, una trentina di giorni caldi per il solito, prevedibile assalto dei vacanzieri. L’idea del contributo d’accesso nasceva sulla scorta delle “tasse di sbarco” applicate in alcune isole minori italiane. Lo scopo è di porre un deterrente agli afflussi indiscriminati di turisti che si mettono in moto a Ferragosto e a Capodanno pur sapendo di trovare una Venezia già intasata di gente.
Esclusi dal pagamento, ma non dalla prenotazione sul portale, anche tutti i residenti in Veneto. La prenotazione, assicurano da Ca’ Farsetti, sarà tutta digitale e semplice. Nelle prossime settimane il Comune presenterà il portale in cui prenotare e, per le categorie previste, pagare. Con la procedura di registrazione si otterrà un Qr code, il vero lasciapassare della visita, che dovrà essere esibito durante i controlli. Chi verrà trovato sprovvisto di Qr code potrà andare incontro a multe salate, dai 50 euro in su.
Una seduta accesa, durata oltre 5 ore, quella del consiglio comunale di ieri: ci sono state contestazioni ed espressioni di dissenso, sia da parte dei cittadini, con alcuni comitati che hanno criticato aspramente il sindaco, che da parte dei partiti di minoranza. Uno dei punti contestati dai contrari al ticket, è che il provvedimento non fissa alcun numero limite di accesso alla città sulla laguna.
Stefania Losito