Prima svolta nelle indagini per l’omicidio dell’ambasciatore 44enne Luca Attanasio nella Repubblica democratica del Congo. A quasi un anno dall’agguato in cui perse la vita insieme alla sua scorta, Vittorio Iacovacci, e all’autista Mustafa Milambo, la polizia del Nord Kivu ha annunciato l’arresto dei presunti assassini del diplomatico ucciso il 22 febbraio del 2021. Al momento dell’agguato, Luca Attanasio era in missione fuori da Goma con il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite che avrebbe dovuto garantirne la sicurezza.
Sei gli uomini fermati dal comandante della polizia della provincia orientale del Paese, Aba Van Ang, come membri di “tre gruppi di criminali che hanno insanguinato Goma”.
“Tra loro, il gruppo che ha attaccato il convoglio dell’ambasciatore”, ha detto, presentandoli ad alcuni giornalisti locali – che hanno postato foto e video – e al governatore militare del Nord Kivu, il generale Constant Ndima Kogba.
A sparare sarebbe stato il capo della banda, dedita ai sequestri di persona, Aspirant, che però è latitante, “ma sappiamo dove si trova, e speriamo di trovarlo”.
Sempre secondo il comandante, il gruppo avrebbe voluto rapire l’ambasciatore per poi chiedere un riscatto da un milione di dollari. Ma quando Aspirant ha premuto il grilletto contro l’ambasciatore in fuga, uccidendolo, i loro progetti sono andati in fumo.
Il giovane diplomatico ha ricevuto lo scorso dicembre dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella la Gran Croce
d’onore postuma ed è stato promosso Ambasciatore di grado dalla Farnesina.
Stefania Losito