Al via il XIX Congresso nazionale della Cgil oggi a Rimini. La segretaria del Pd Elly Schlein prima di salire sul palco ha raggiunto il segretario della Cgil Maurizio Landini e il leader del M5S Giuseppe Conte per un breve colloquio. Presente anche Yolanda Diaz, vicepresidente e ministro del Lavoro del governo spagnolo, promotrice della riforma del lavoro contro il precariato. Il confronto, viene spiegato, si è concentrato su lotta precariato salario minimo e riduzione orario lavoro a parità salario. Conte si è detto “molto interessato alla riforma del mercato lavoro fatta in Spagna, con una serrata lotta al precariato. Siamo in perfetta consonanza, abbiamo obiettivi comuni. Condivido vostra lotta al precariato, anche io ho lottato contro precariato e misure come il Jobs act in Italia attraverso il decreto dignità. Vogliamo portare in Italia salario minimo e sperimentare la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
Diaz, secondo quanto riferito, ha detto a Conte che “dobbiamo conquistare terreno nei diritti dei lavoratori”, sottolineando che “il salario minimo ha migliorato la situazione economica in Spagna”.
Schlein poi sul palco ha affermato: “Al centro il tema del lavoro, che è stato anche al centro del dibattito di ieri alla Camera, dove abbiamo voluto ricordare che questo è un Paese in cui il lavoro si è impoverito, reso sempre più frammentato e più precario. Noi ci batteremo per un salario minimo perché sotto una certa soglia davvero non si può parlare di lavoro perché è sfruttamento”. Poi ha proseguito: “Ci batteremo perché ci sono più di tre milioni di lavoratori che sono poveri anche se lavorano, per questo mi sono sentita di porre il tema ieri all’attenzione del governo e della presidente Giorgia Meloni: non possiamo più accettare, tanto più in una situazione di alta inflazione e rischio di potere d’acquisto delle famiglie, salari così bassi e contratti così precari. Quindi – ha aggiunto- accanto al salario minimo la
battaglia per la legge sulla rappresentanza che spazzi via i contatti pirata e quella per riuscire a limitare finalmente i contratti a termine che condannano alla precarietà moltissimi giovani e donne di questo Paese”.
Alla domanda con chi fare questa battaglia, “abbiamo il piacere oggi di confrontarci. Il salario minimo è uno dei temi su cui tutte le opposizioni in Parlamento hanno presentato mozioni e proposte di legge. Quindi ne discuteremo a breve”, risponde.
Arrivato anche il leader del Terzo Polo Carlo Calenda che mette subito in chiaro la sua posizione: “Mi interessa parlare di questioni che sono attinenti allo stato sociale, welfare, sanità, salario minimo, contrattazione collettiva. Non c’è nessuna alleanza, il Pd e il M5s sono una cosa noi siamo una cosa diversa non perché mi stiano antipatici ma perché abbiamo idee diverse sul 90% dell’agenda politica”.
Michela Lopez