Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto contenente la ‘road map’ per allentare le misure anti-Covid a partire da aprile, dopo la fine dello stato di emergenza prevista per il 31 marzo. “L’obiettivo del governo”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, “era il ritorno alla normalità, a riconquistare la nostra socialità. Credo che i provvedimenti approvati oggi riconoscano che questo è uno stato a cui siamo arrivati”. Il premier ha ringraziato gli italiani “per l’altruismo e la pazienza dimostrata in questi anni”.
Mascherine – Fino al 30 aprile le mascherine resteranno obbligatorie in tutti i luoghi nei quali sono già previste.
Addio al sistema dei colori – Con la fine dello stato di emergenza verrà meno il sistema a colori delle regioni, in vigore dall’autunno del 2020.
Super Green Pass e over 50 – Dal 1 aprile cesserà l’obbligo di Super Green Pass per gli over 50 nei luoghi di lavoro. Fino al 30 aprile gli over 50 potranno esibire solo il certificato base. Decadrà anche la sospensione dal lavoro per chi risulterà sprovvisto di Super Green Pass.
Il turismo – Dal 1 aprile il Green Pass non sarà più obbligatorio per ristoranti e bar all’aperto e per accedere agli hotel. Fino al 30 aprile il certificato, base o Super, resterà necessario in alcuni luoghi, ma dal 1 maggio non occorrerà più esibirlo.
Il trasporto pubblico – Dal 1 aprile il Green Pass non sarà più richiesto su autobus e mezzi di trasporto pubblico locale, mentre rimarrà l’obbligo di indossare le mascherine.
Gli eventi sportivi – Dal 1 aprile decadrà il limite alle capienze nelle strutture sportive. La capienza degli stadi tornerà al 100% e per accedervi basterà il Green Pass base.
I locali al chiuso – A maggio ristoranti e altri e locali saranno accessibili anche senza certificazione verde. La Lega, secondo fonti governative, avrebbe chiesto di anticipare l’addio al Green Pass al 15 aprile, ma l’istanza è stata respinta dal resto dell’esecutivo.
Isolamento e quarantena – Dal 1 aprile stop anche alle quarantene da contatto con un positivo al Covid. Dal 1 aprile dovrà restare in isolamento solo chi ha contratto il virus, mentre per chi ha avuto un contatto sarà necessario il regime dell’autosorveglianza. Non ci sarà più distinzione tra vaccinati e non vaccinati.
Obbligo vaccinale – Fino a fine anno il vaccino resterà obbligatorio per il personale sanitario e delle residenze sanitarie assistenziali. Il 15 giugno è invece prevista la fine dell’obbligo vaccinale per gli over 50.
Decadenza del Comitato tecnico-scientifico e della struttura commissariale – Dal 1 aprile decadranno sia il Comitato tecnico-scientifico che la struttura commissariale, attualmente gestita dal generale Francesco Paolo Figliuolo. Le funzioni esercitate dal commissario saranno in carico a una unità fino al 31 dicembre, poi andranno in capo al ministero della Salute, come ha confermato il ministro Speranza. La struttura complessiva non sarà però smantellata, come ha poi aggiunto Draghi, per dar luogo a eventuali interventi in caso di ulteriori sviluppi della curva epidemiologica.
Le scuole – Fino al 15 giugno resterà in vigore l’obbligo di vaccinazione per gli insegnanti. La didattica a distanza sarà invece disposta solo per gli studenti contagiati.
Ospedali e residenze sanitarie assistenziali – Le visite a persone ricoverate in ospedale o nelle residenze sanitarie assistenziali saranno consentite fino al 31 dicembre solo con il Super Green Pass.
Smart working – Fino al 30 giugno ci saranno le possibilità di ricorrere allo smart working nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore e di svolgimento di lavoro agile per i lavoratori fragili.
Vincenzo Murgolo