L’elevato numero di nuovi casi e la progressiva saturazione degli ospedali rischiano di portare molte regioni italiane in zona arancione entro la fine di gennaio. A lanciare l’allarme è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Al momento Calabria e Piemonte hanno zero posti disponibili sia in terapia intensiva che in area medica, la Liguria zero in area medica e uno in terapia intensiva, la Sicilia zero in area medica e quattro in terapia intensiva. Numeri che, secondo la Fondazione Gimbe, sono dovuti a un elevata popolazione suscettibile tra persone non vaccinate, non vaccinabili o ancora in attesa della terza dose, ma anche, in misura minore, a fenomeni di ‘escape’ immunitario della variante Omicron. Le soglie critiche per il passaggio in zona arancione, fissate dal ministero della Salute, sono il 20% dei posti in terapia intensiva e il 30% in area medica.
Intanto, secondo la mappa aggiornata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), l’Italia è interamente colorata in rosso scuro, il colore del massimo rischio epidemiologico. Passa dinque in rosso scuro anche la Sardegna. Non ci sono Paesi indicati con un rischio minore (giallo o verde).
Vincenzo Murgolo