Gli scenari illustrati in un convegno online
La massiccia campagna di vaccinazione e l’arrivo dell’estate rallenteranno sostanzialmente la diffusione del covid 19, ma occorre non abbassare la guardia. Anche se, come ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, possiamo essere ottimisti, anche perché il sistema sanitario pugliese ora è decisamente più pronto ad affrontare una emergenza. È quanto emerso dal webinar, organizzato da Sanitanova, “Oltre il covid verso la new normal health”. A non fare dormire sonni tranquilli, come ha detto la professoressa Maria Chironna, responsabile del laboratorio di epidemiologia molecolare del Policlinico di Bari, sono le varianti, quella indiana su tutte. Sono emersi già alcuni casi in Puglia, con un focolaio a Brindisi e il rischio è che si possa diffondere come sta accadendo in Gran Bretagna e negli Usa. Anche in caso di una ripresa del covid in autunno, sarà più semplice però gestire i pazienti sia in ospedale, come ha spiegato il dottor Giovanni Buccoliero della Asl di Taranto, sia a domicilio, come illustrato dal professor Sergio Locaputo responsabile Malattie infettive del Policlinico Riuniti di Foggia. La nuova rete ospedaliera, ha detto il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, è infatti più snella e in grado di cambiare pelle rapidamente, attivando 285 posti letto in pochi giorni. Importante anche lo sviluppo della telemedicina, spiegato dal dirigente dell’Aress Giovanni Gorgoni. Certo per rispondere a tutte le esigenze, dopo aver speso circa 350 milioni nel 2020, la Puglia (come ha riferito Benny Pacifico), avrebbe bisogno di 500 milioni in più.
Mauro Denigris