Il comparto della ristorazione in Puglia sta affrontando un nuovo lockdown, ma questa volta indotto e non imposto. A scriverlo in una nota l’Unione regionale dei ristoratori, che ha proclamato lo stato di agitazione. Tra le richieste, si legge, “sostegno all’occupazione e fondi di gestione erogati con criteri equi”, “azzeramento delle imposte comunali per il 2022”, una “moratoria finanziaria e fiscale rispetto ai mutui e agli impegni assunti a causa dell’emergenza sanitaria”, la “calmierizzazione e la rateizzazione” delle bollette energetiche attraverso fondi di copertura statali e il “credito di imposta sui canoni di locazione per tutto il periodo dell’emergenza”. Nella nota il settore della ristorazione ha auspicato un dialogo con le istituzioni, annunciando forme di protesta pacifiche.
“Dopo due anni di chiusure prolungate”, hanno però sottolineato i ristoratori, “ci ritroviamo, dopo un dicembre deludente tra paure e disdette con ristoranti vuoti, frigoriferi pieni e tutte le spese da pagare “.
Vincenzo Murgolo