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Crisi Ucraina, la Russia ritira alcune truppe. Di Maio a Kiev. Von der Leyen (Ue): “Dal Giappone gas naturale per solidarietà”

La Germania chiede alla Russia di intraprendere la via del dialogo e della diplomazia, e di ritirare le truppe al confine con l’Ucraina. E dal generale maggiore Igor Konashenkov, portavoce della Difesa russa, arrivano segnali forse distensivi. “Unità dei distretti militari meridionali e occidentali, che hanno completato i loro compiti, hanno già iniziato a caricare i mezzi di trasporto ferroviari e terrestri e oggi inizieranno a rientrare alle proprie basi”, ha dichiarato in una nota il generale maggiore. “Mentre le misure di addestramento al combattimento si avvicinano alla conclusione, le truppe, come sempre avviene, effettueranno marce combinate alle proprie basi permanenti”, aggiunge Mosca. Alcune delle forze russe schierate per esercitazioni militari nei pressi della frontiera ucraina stanno rientrando infatti alle loro basi.

Il ritiro delle truppe russe alle loro basi “era pianificato” e “non dipende dall’isteria occidentale”, ha commentato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, citato dalla Tass. Lavrov ha aggiunto che le notizie diffuse dall’Occidente su una invasione russa dell’Ucraina sono “terrorismo mediatico”.

Nel giorno dell’incontro a Mosca tra il cancelliere Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin, la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, aveva chiesto il ritiro delle truppe russe dal confine ucraino. “La situazione è particolarmente pericolosa e può degenerare in qualsiasi momento” e “noi dobbiamo utilizzare tutte le opportunità di dialogo per ottenere una soluzione pacifica”, ha fatto sapere la ministra Baerbock in una nota, sottolineando che “la responsabilità di una de-escalation è chiaramente dal lato della Russia, e spetta a Mosca ritirare le proprie truppe”. Anche l’Italia tenta la carta della diplomazia diretta per cercare una soluzione pacifica alla crisi: Di Maio arriva oggi a Kiev, mentre domani sarà in Russia. “C’è un problema serissimo di assenza dell’Europa. In questa vicenda l’Europa non esiste e purtroppo, fino ad oggi, non è esista nemmeno l’Italia. Vedremo cosa uscirà fuori dalla missione di Di Maio ma bisogna interrogarsi sull’incapacità dell’Europa nel suo complesso di esprimere una leadership in termini di politica estera, perché non è una questione che possono affrontare le singole nazioni europee”, ha commentato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Proprio sul fronte Ue, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo una videochiamata con il premier giapponese Kishida Fumio, annuncia che “il Giappone dirotterà alcuni carichi di gas naturale liquefatto (gnl) verso l’Europa in segno di solidarietà” davanti all’aumentare delle tensioni tra Russia e Ucraina. “Lavoriamo a stretto contatto per favorire la de-escalation della situazione intorno all’Ucraina e per garantire la sicurezza energetica dell’Europa”, aggiunge la leader Ue. Bruxelles riferisce in una nota che von der Leyen e Kishida, nel corso del loro scambio, hanno confermato un “sostegno coerente” alla “sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina”, ribadendo che “continueranno a lavorare in stretto coordinamento per favorire la riduzione dell’escalation”.
“La presidente von der Leyen, toccando le preoccupazioni per la carenza di gas naturale in Europa, ha espresso il suo
apprezzamento per il dirottamento delle spedizioni di gnl verso l’Europa deciso dal governo giapponese” e “in risposta, il primo ministro Kishida ha dichiarato di aver deciso di condividere l’eccedenza di gnl con l’Europa per mostrare solidarietà agli alleati e ai partner che la pensano allo stesso modo e condividono gli stessi valori”. I due leader hanno quindi confermato che continueranno a collaborare per “garantire la sicurezza energetica”.

Anche la Nato interviene con un annuncio: “Bella telefonata con il presidente azero Aliyev. Abbiamo parlato della sicurezza regionale e del rafforzamento militare della Russia in Ucraina e dintorni, comprese le implicazioni sui mercati dell’energia – ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg – ho ringraziato l’Azerbaigian per aver aumentato le forniture di gas e per essere un fornitore affidabile di energia per l’Europa”.

Stefania Losito

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