Fare shopping al tempo del covid è praticamente impossibile. Nel 2020 le vendite al dettaglio sono calate del 5,4%, il dato peggiore mai registrato negli ultimi 10 anni. E’ quanto emerge dai dati elaborati dall’Istat. Una batosta per i piccoli negozi che negli ultimi mesi hanno aperto e chiuso di continuo a seconda delle zone gialle, arancioni e rosse, mentre nella primavera scorsa hanno subito il blocco totale per via del lockdown. Non per tutti il 2020 è stato però un anno orribile. Le vendite alimentari sono aumentate del 3,7% mentre hanno subito un crollo del 12,2% le vendite dei prodotti non alimentari. Sono cresciute del 15,7% le vendite nei discount mentre sono calate del 2,1% le vendite negli ipermercati, presenti prevalentemente nei centri commerciali colpiti dalle chiusure durante il weekend. Un vero e proprio boom hanno registrato gli acquisti online cresciuti del 34,6%. “Hanno registrato un marcato calo delle vendite nel
2020 – commenta l’Istat – sia le imprese operanti su piccole superfici sia le vendite al di fuori dei negozi. La grande distribuzione ha risentito negativamente dall’andamento del comparto non alimentare. L’unica forma distributiva a segnare una forte crescita e’ stata il commercio elettronico”. (m.a.)
Crollo delle vendite al dettaglio nel 2020: bene i prodotti alimentari e le vendite online
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