Il Parlamento rifletta sull’opportunità di introdurre il terzo mandato per i sindaci. È la richiesta formulata dal sindaco di Bari e presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), Antonio Decaro, durante un seminario organizzato a Caserta da Anci Campania. “Siamo”, ha spiegato il primo cittadino, “l’unico Paese europeo che prevede un limite di due mandati. Il sindaco può essere bocciato dai cittadini, mentre ci sono parlamentari che nessuno conosce e che vengono continuamente eletti”. Decaro ha poi ricordato che “il Lussemburgo prevede quattro mandati” e che “il sindaco di Parigi può candidarsi quante volte vuole e può fare anche il parlamentare, mentre da noi il Parlamento ha paura dei sindaci, di una deriva autoritaria legata all’elezione diretta del primo cittadino”.
Decaro ha poi auspicato una riforma del reato di abuso d’ufficio. “È necessario”, ha spiegato, “che vengano individuati i confini certi della responsabilità dei sindaci. Ma non si dica, come fa qualche ministro, che siamo noi a voler eliminare dall’ordinamento questa fattispecie di reato perché non è vero”. “Un sindaco”, ha poi aggiunto Decaro, “non può essere ritenuto responsabile per una buca nell’asfalto o se si allaga un sottopasso perché il sindaco ha una responsabilità politica, quella di assegnare fondi ai singoli settori amministrativi. Se non fa questo è responsabile. Non esiste un reato di ruolo”. Decaro ha poi ricordato il dato secondo cui “il 93% dei sindaci indagati per abuso d’ufficio non viene neanche rinviato a giudizio. Dunque come primi cittadini vogliamo sapere con certezza il confine di ciò che possiamo fare”. “Abbiamo un ministro della Giustizia che è un ex magistrato e un sottosegretario che è un avvocato, per cui sanno bene cosa fare”, ha concluso Decaro.
Vincenzo Murgolo