A 48 ore dal decreto che punisce i rave illegali, il premier Giorgia Meloni ne rivendica la norma con fierezza e rilancia: “così l’Italia non sarà più maglia nera in tema di sicurezza”, dice. Ma assicura che non si tocca il diritto al dissenso: “Non negheremo a nessuno di esprimere il dissenso”, garantisce in un lungo post su Facebook. Le fa eco il ministro della Giustizia, Carlo Nordio convinto che il decreto “non incida sui sacrosanti diritti della libera riunione, quale che sia il numero dei partecipanti”, anche se apre all’inevitabile vaglio del Parlamento che potrà approvarlo o modificarlo “secondo le sue intenzioni sovrane”.
Forza Italia annuncia emendamenti sulla “pena spropositata” e “la genericità” del decreto, come specifica il forzista Giorgio Mulè. Il vicepresidente della Camera difende la legge (“non è liberticida”) ma ammette un paio di criticità e poi ridimensiona le polemiche: “Non comportano una questione di crisi politica”.
Sulla scia delle perplessità espresse nei giorni scorsi dal coordinatore azzurro Antonio Tajani, specie sull’ipotesi di
intercettare le chat di chi partecipa a un rave, gli azzurri ora chiedono paletti e modifiche. Ovviamente in Parlamento. Se ne fa portavoce il sottosegretario alla Giustizia, il barese Francesco Paolo Sisto: “Ognuno potrà dire la propria ma bisogna evitare a tutti i costi che questa norma possa essere applicata alla legittima manifestazione di dissenso,
da quella sindacale a quella scolastica. Su questo dovremmo essere attenti e fare in modo che questo epilogo non ci sia”.
Preoccupa la deriva da “bazooka sparato contro le formiche” nella metafora usata dall’ex ministro Dem, Andrea
Orlando. Nel mirino delle critiche finiscono i termini della norma considerati non tassativi, la definizione “troppo
generica” di cosa si intende per raduno e la “discrezionalità larga” che avrebbero le forze di polizia nell’intervenire contro occupazioni abusive di aree private o pubbliche. La presidente del Consiglio ribadisce che e’ giusto perseguire coloro che, spesso arrivati da tutta Europa, partecipano ai rave illegali” e “per di più, favorendo spaccio e uso di droghe”, quindi ringrazia le forze dell’ordine per lo sgombero a Modena e rimanda al mittente le “strumentalizzazioni” sul diritto a manifestare: “Lasciano il tempo che trovano”.
Stefania Losito