La polizia di Stato di Taranto ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 9 soggetti (6 in carcere e 3 agli arresti domiciliari) presunti responsabili a vario titolo di illecita detenzione, introduzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegali di armi comuni da sparo, introduzione illecita di telefoni e schede sim, corruzione e ricettazione all’interno del carcere di Taranto. Sono indagate a piede libero altre 15 persone.
L’operazione è uno sviluppo di un’altra indagine che un anno fa portò all’arresto di un agente penitenziario e di un commerciante che era agli arresti domiciliari. L’agente fu bloccato appena uscito dall’abitazione del commerciante e trovato in possesso di un barattolo con cioccolato in polvere, con all’interno nascosti 200 grammi di hashish, 10 grammi di cocaina, quattro microtelefoni, tre cavi usb e due sim telefoniche. Non solo: in un barattolo di crema erano sistemati altri 50 grammi di hashish e 5 di cocaina.
In un’altra occasione, all’esterno del carcere di Taranto, gli agenti della penitenziaria sorpresero un drone che cercava di far recapitare droga all’interno con un detenuto che guidava la traiettoria del velivolo con la fiammella di un accendino.
Risale a lunedì scorso la visita nel carcere del capoluogo ionico della sottosegretaria alla Giustizia, Anna Macina, per i problemi legati al sovraffollamento dell’istituto e al potenziamento degli organici. Problemi denunciati dai sindacati.
Anna Piscopo
(Credits video: Questura di Taranto)