
Diminuisce in Italia il consumo di droghe tra i giovani. Ma c’è un ma. Anzi due: sono i record negativi registrati dalle morti per cocaina e l’uso di antidepressivi senza prescrizioni da parte dei giovanissimi. A raccontare le tossicodipendenze è la “Relazione annuale al Parlamento in Italia nel 2025” con dati che si riferiscono al 2024 e che anticipano la Giornata mondiale contro la droga del 26 giugno. Nei dodici mesi il 35% dei decessi accertati per intossicazione acuta letale è stato attribuito proprio alla cocaina, percentuale che registra il suo massimo storico. E sempre lo scorso anno, per la prima volta, il numero di decessi direttamente attribuiti alla cocaina/crack (80 casi), accertati dalle Forze dell’ordine, è risultato equivalente a quello legato all’assunzione di eroina/oppiacei (81 casi). Le analisi delle acque reflue urbane rivelano che la cocaina è la seconda sostanza psicoattiva illegale più consumata in Italia nel 2024, con una stima media di circa 11 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti, valore in leggero aumento rispetto agli anni 2020-2022. Al primo posto c’è la cannabis (52 dosi ogni 1.000 abitanti).
Ma a sessere sotto osservazione degli esperti, in particolare, sono nuove sostanze, come i catinoni sintetici, che mimano l’effetto di cocaina e anfetamine e che sono stati considerati a lungo ed erroneamente come meno dannosi. Oltre a questi, gli oppioidi sintetici e i nuovi derivati semisintetici della cannabis, sempre piu’ presenti anche in prodotti da svapo oppure come caramelle o cioccolata, cosa che li rende più ‘appetibili’ a un pubblico giovane. Supporto, prevenzione, monitoraggio e ricerca specie sulle nuove sostanze sono le tre direttrici di azione del Centro Nazionale Dipendenze e Doping, che sostiene il Dipartimento per le Politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri nella gestione operativa del Sistema Nazionale di Allerta Rapida sulle Droghe (National Early Warning System on Drugs, NEWS-D). Questo strumento strategico consente di monitorare in tempo reale la comparsa e la diffusione in Italia di queste sostanze, e di partecipare attivamente al network europeo di allerta rapida, coordinato dall’Agenzia Europea per le Droghe, supportando inoltre l’aggiornamento della normativa italiana in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope, e contribuendo a orientare le politiche di prevenzione e tutela della salute pubblica.Il Cndd e’ inoltre al fianco dei laboratori di tossicologia clinica e forense sul territorio nell’identificazione di nuove sostanze. Anche nel 2024, il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe (News-d) che ha gestito in totale 437 segnalazioni, ha identificato 79 Nuove sostanze psicoattive circolanti sul territorio nazionale. Di particolare rilievo le segnalazioni di sequestri della “cocaina rosa”, una combinazione di Mdma e ketamina generalmente sotto forma di polvere di colore rosa.
A partire dal 2021, inoltre, si è registrato un incremento costante nel consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica tra i giovani che ha raggiunto, nel 2024, i valori più alti di sempre: se la stima è di 510mila studenti di 15-19 anni che hanno fatto uso di queste sostanze senza prescrizione nel corso della vita, nella fascia 15-18 anni non ancora compiuti sarebbero 180mila ad averne fatto uso solo nell’ultimo anno (il 12% del totale di quella fascia di età), con una prevalenza più che doppia tra le studentesse.
Ad ogni modo nella Relazione viene registrata una generale diminuzione del consumo di droga: nel 2024 l’uso di cannabinoidi è passato dal 22% al 21%, le Nps dal 6,4% al 5,8%, i cannabinoidi sintetici dal 4,6% al 3,5%, gli stimolanti dal 2,9% al 2,4%, la cocaina dal 2,2% all’1,8%, gli allucinogeni dal 2,0% all’1,2%, mentre gli oppiacei sono rimasti stabili all’1,2%.
La cannabis resta la sostanza psicoattiva più diffusa in Italia ed emerge “il significativo aumento della concentrazione
di Thc nei prodotti a base di hashish, la cui potenza è quadruplicata dal 2016 (dal 7% del 2016 al 29% del 2024), soprattutto nelle formulazioni di nuova generazione e nei liquidi utilizzati per le sigarette elettroniche.
In crescita anche il gioco d’azzardo tra i giovani: circa 1 milione e 530mila ragazzi, pari a circa il 62% degli studenti,
riferisce di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita, mentre oltre 1 milione e 420mila ragazzi lo hanno fatto nell’ultimo anno, facendo registrare nel 2024 il dato più alto di sempre. Allo stesso modo il mondo dei videogiochi presenta criticità per molti ragazzi: più di 290mila studenti minorenni hanno mostrato nel 2024 comportamenti a rischio con i videogame, spesso associati a reazioni emotive forti quando era preclusa loro la possibilità di giocare.
Stefania Losito