Alta tensione nel Partito Democratico dopo il via libera della Direzione nazionale alle liste di candidature alle elezioni del 25 settembre. Il taglio dei parlamentari infatti riduce i seggi disponibili e aumenta i malumori degli esclusi. Letta sarà capolista alla Camera in Veneto e Lombardia, Franceschini al Senato a Napoli, Casini a Bologna, l’ex segretaria della Cisl Furlan in Sicilia, nel Lazio Zingaretti. Cottarelli al Senato a Milano, Crisanti in Europa. Quattro i capilista under 35. Fuori Lotti, Ceccanti, Di Giorgi, Gasbarra. Rinuncia a un posto non garantito Morani, Monica Cirinnà in un primo momento sembrava non aver accettato la candidatura per Roma 4, un “collegio dato per perdente” ma poi ci ha ripensato e ha accettato con polemiche: “C’è stata una gestione degli accordi e delle liste pessima. Ho ricevuto uno schiaffo, non sono stata valorizzata”. Pressing su Amendola per il sì alla candidatura per il Senato in Campania. ‘Scelte politiche, niente scuse vigliacche’, l’affondo di Lotti.
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi commenta: ‘Le scelte di Letta dettate dal rancore. Mi hanno insegnato che la politica si fa coi sentimenti, noi coi risentimenti. Noi staremo sui contenuti. Noi non abbiamo candidati che hanno votato contro la fiducia a Draghi”.
Sono in corso intanto le parlamentarie del Movimento 5 Stelle, lo stop al voto online è fissato per le 22 e hanno votato già in 40mila, come confermato dal presidente del Movimento, Giuseppe Conte. Liste in alto mare per i partiti del centrodestra. Entro lunedì la consegna al Viminale.
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi afferma: “Solo chi è soddisfatto delle tasse, della burocrazia, della giustizia, degli stipendi, delle pensioni, della sanità può votare per la sinistra, che è il vero partito della conservazione. Noi siamo ancora una volta il solo cambiamento possibile, la sola speranza per l’Italia”.
Michela Lopez