L’emergenza bollette agita la campagna elettorale e i leader in campo chiedono al governo Draghi di intervenire. Ma al momento non si intravedono provvedimenti: nessuna riunione tecnica, nessun capo di governo allertato. Secondo quanto trapelato, l’esecutivo è in attesa del gettito fiscale di agosto per capire di quali risorse disponga, prima di riunirsi e varare misure straordinarie. Ma il pressing dei partiti è sempre più pesante.
“L’emergenza bollette è la principale priorità ora. Abbiamo presentato proposte, come hanno fatto gli altri partiti. Le iniziative che prenderà il Governo Draghi siano le più determinate e tempestive sia a livello nazionale che a livello europeo”, dichiara il segretario del Pd Enrico Letta che assicura il sostegno in aula del suo partito.
Sulla questione è intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini, chiedendo un “armistizio” alle altre forze politiche per dare “un mandato pieno al governo in carica per fare esattamente quello che ha fatto Macron contro il caro bollette, fissando al 4% il tetto degli aumenti delle bollette di luce e gas. Mi aspetto che Letta, Renzi, Calenda, Conte” accettino la proposta.
L’appello è stato accolto da Carlo Calenda, che aveva già proposto una tregua elettorale per giungere ad una soluzione condivisa. “Meno male, almeno uno c’è arrivato. Dopo quattro giorni di insulti, ma c’è arrivato. Chiamatelo armistizio o time out. E’ la stessa cosa. Vediamoci domani e proviamo a trovare un accordo per evitare il disastro, ha dichiarato Calenda.
Più Europa, invece, polemizza con il centro destra, ricordando le responsabilità dello schieramento nella crisi di governo. Poi la precisazione: spetta a Draghi, pur dimissionario, prendere l’iniziativa e avrà il nostro pieno sostegno. Fiduciosa Emma Bonino, senatrice di Più Europa, per cui un intervento straordinario potrebbe avvenire entro mercoledì. Non c’è bisogno di una tregua per Maurizio Lupi: “Draghi può svolgere non solo gli affari correnti, il Parlamento si può sempre convocare per approvare un decreto ristori per aiutare famiglie e imprese, sennò a settembre chiudono”, sottolinea il leader di Noi Moderati.
Michele Paldera