
Owen Cooper, 15 anni, è l’attore più giovane premiato alla cerimonia
Sono “Adolescence”, “The Pitt” e “The Studio” le tre serie televisive premiate agli Emmy Awards al Peacock Theatre di Los Angeles, davanti al gotha di Hollywood. A dominare la serata, segnata da appelli per la fine della guerra in Medio oriente e contro il genocidio a Gaza, è stata anche “Severance”.
“Adolescence”, il racconto su Netflix di un omicidio compiuto da un ragazzino, ha consegnato un Emmy a Philip Barantini per la migliore regia di una miniserie, mentre Owen Cooper diventa l’attore piu’ giovane a vincere nella sua categoria. Secondo la TV Academy è il più giovane attore a vincere un Emmy nella storia della recitazione, mentre va a Erin Doherty l’Emmy per la miglior attrice nella miniserie.
“The Studio”, satira sul mondo di Hollywood che va in onda su Apple Tv+, ha fruttato un Emmy come miglior attore protagonista a Seth Rogen, co-creatore della serie. Rogen ed Evan Goldberg si sono poi aggiudicati l’Emmy per la migliore regia in una serie comica. Alla serie è andato, infine, un quarto Emmy per la miglior sceneggiatura in una serie
comica.
“The Pitt” ha visto Katherine LaNasa vincere un Emmy come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica.
LaNasa, che interpreta Dana Evans nella serie HBO Max, ha ringraziato le vere infermiere che l’hanno ispirata nel ruolo
mentre ritirava il premio. In “The Pitt” ha lavorato anche il miglior attore drammatico: Noah Wyle.
“Severance”, serie distopica ambientata in un ambiente lavorativo in cui i dipendenti cedono tutti i diritti sui loro cervelli, ha ottenuto due Emmy: nella categoria miglior attrice protagonista in un film drammatico uno è andata a Britt Lower, mentre Tramell Tillman ha vinto l’Emmy come miglior attore non protagonista in una serie drammatica.
Hannah Einbinder, che ha vinto un Emmy come migliore attrice non protagonista per la sua interpretazione nella commedia “Hacks”, un appello per la Palestina libera. Einbinder indossava una spilla palestinese mentre concludeva il
suo discorso.
Gli altri Emmy Awards sono andati a Adam Randall per la regia del thriller di spionaggio “Slow Horses”. La serie di Apple TV+, creata e scritta da Will Smith, segue una squadra di agenti nel Regno Unito mentre cercano di proteggere il paese dai pericoli. Jeff Hiller si e’ portato a casa l’Emmy come miglior attore non protagonista in una serie comica per la sua interpretazione in “Somebody Somewhere” di HBO Max. Cristin Milioti ha vinto il premio come miglior attrice protagonista in una miniserie per il suo ruolo in “The Penguin”. Lorne Michaels, infine, ha vinto l’Emmy per il miglior speciale varietà dal vivo per “SNL50: The Anniversary Special”.
Standing ovation per Stephen Colbert che ha ritirato il suo primo Emmy per il programma serale ‘The Late Show With
Stephen Colbert’, che non è stato rinnovato per la prossima stagione, in quella che molti hanno letto come una ritorsione per il comico critico di Trump. “Ti rendi conto di quanto ami qualcosa quando stai per perderlo. Non ho mai amato il mio Paese come ora. Se l’ascensore prova a portarti giù, sii coraggioso e spingi il pulsante del piano più alto”.
Stefania Losito